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Cronaca

Monti dell'Ortaccio: domani l'annuncio sulla nuova discarica

Secondo quanto riportato da Repubblica l'avvocato Cerroni ha presentato il suo progetto alla Regione Lazio e Sottile domani dovrebbe dare l'assenso

I rumors di Ferragosto rischiano di diventare realtà. Il post Malagrotta potrebbe essere veramente Monti dell'Ortaccio, i 45 ettari dell'impero Cerroni a pochi metri dalla discarica che a dicembre chiuderà i battenti. O almeno dovrebbe secondo l'ultima proroga concessa. Ma tutti i condizionali si scioglieranno domani quando, salvo imprevisti, il commissario Sottile darà l'annuncio e, quanto si legge su Repubblica, la scelta sarà quella. Punto forte a favore del sito? Che è già pronto. Sì perché l'avvocato Cerroni il suo progetto di discarica in quell'area, ce l'ha sul tavolo dall'ottobre del 2009.

E ora ce l'ha anche la Regione Lazio la richiesta del "re dei rifiuti", arrivata ieri alla Pisana con la quale Sottile ha il potere di convocare entro 1520 giorni la conferenza dei servizi in cui verrà esaminato il progetto dell'avvocato alla presenza degli enti locali. Enti che hanno sempre espresso la loro contrarietà al sito. almeno sulla carta. La Regione ha sempre considerato Monti dell'Ortaccio l'ultimo tra i papabili, il Comune con Gianni Alemanno che solo tre giorni fa ha detto che quella sarebbe "la scelta peggiore" e la Provincia che non è mai stata favorevole a una nuova discarica nella Valle Galeria.

Sicuramente la guerra, da domani, avrà inizio. Quella dei residenti, che già si sono mossi per far partire la protesta e che per il 4 settembre hanno programmato una fiaccolata, e quella delle istituzioni locali. "La Valle Galeria ha una specificità che non può essere ignorata. Questo evidentemente non è chiaro. Eppure per prendere decisioni su questioni complesse e difficili occorre avere chiaro il quadro dei fattori in campo. In questi anni abbiamo fatto tutto eccetto produrre allarmismo. Abbiamo rappresentato la necessità di mantenere gli impegni presi con le decine di migliaia di romani che vivono lì". Così in una nota Gianni Paris e Fabio Bellini, Presidenti dei Municipi Roma XV e Roma XV.


"Perché per la Valle Galeria il punto non è il rischio per la salute che la scelta che verrà presa potrebbe porre, ma è la condizione che oggi si vive lì che impone scelte diverse - aggiungono - Stiamo parlando di una zona in cui attualmente insistono la discarica di Malagrotta, la Raffineria di Roma, l’inceneritore Ama dei rifiuti ospedalieri, due impianti di trattamento dei rifiuti, il gassificatore, e dove altri sei impianti (tra cui diversi depositi di gas liquefatti e di olii minerali) fanno ricadere l’area della Valle Galeria in una zona classificata a rischio Seveso II. Questa è una area per la quale sono aperte diverse indagini della magistratura, sia per le morti per tumore, sia per questioni connesse all’inquinamento ambientale".

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