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Rifiuti, è polemica per la nuova discarica: lo scontro travolge la politica

Guerra aperta tra centrodestra e centrosinistra per il sito che dovrà sostituire Malagrotta. L'assessore Civita: "Dovrà essere una scelta condivisa con i cittadini"

I cittadini sul piede di guerra. La protesta dei consiglieri di opposizione alla Pisana. La proposta, che nella giornata di oggi suona più come un 'monito', dei Radicali di fare luce sui dati. E poi un fiume di dichiarazioni politiche. Nel penultimo giorno a disposizione del commissario Goffredo Sottile per la scelta della discarica che sostituirà Malagrotta, la polemica sulla situazione dei rifiuti romana ha raggiunto il suo culmine.

C'è il centrodestra che a vari livelli si è schierato in maniera compatta contro la scelta di localizzare il nuovo invaso sulla via Ardeatina chiedendo un consiglio straordinario per affrontare la questione sia in Comune che in Regione. C'è chi invece, come il capogruppo Pd in Campidoglio Francesco D'Ausilio o il consigliere regionale Pd Massimiliano Valeriani, accusano gli oppositori politici di “voler tenere aperta Malagrotta”.

La battaglia è arrivata addirittura in Parlamento con il deputato Marco Miccoli, ex segretario del Pd romano, che ha sottolineato le responsabilità del Pdl nella vicenda dal momento che il commissario “è espressione del governo Letta-Alfano di cui il loro partito è parte fondamentale”.

La questione rifiuti si è trasformata in una guerra politica senza quartiere. Non trattengono le polemiche nemmeno i minisindaci di centrosinistra, da quello del IX, Andrea Santoro, a quello del VIII, Andrea Catarci, che si stanno opponendo a una scelta che, seppur di stretta competenza e responsabilità del commissario, dovranno siglare anche le amministrazioni comunale e regionale guidate da Ignazio Marino e Nicola Zingaretti. “Come si può pensare di collocare la discarica nell'area della Falcognana, a ridosso di quel patrimonio dell'Umanità che è il Parco dell'Appia Antica?” scrive Catarci.

L'assessore all'Ambiente della Regione Lazio, Michele Civita, prova a fare un po' di chiarezza. Dopo aver sollevato le ire dei consiglieri regionali d'opposizione che hanno contestato la sua assenza in aula questa mattina, nel pomeriggio davanti al consiglio ha provato a fare quadrato intorno alla vicenda. “La nuova discarica dovrà essere scelta dopo accurate verifiche tecniche e dopo una decisione in materia da parte del governo” ha spiegato. “Ad oggi il ministro non ha ancora preso una decisione, ma dovrà sicuramente tener conto, per la scelta dell'area, che dovrà essere condivisa dai cittadini e naturalmente dal sindaco di Roma e dalla Regione Lazio” ha spiegato specificando di essere in attesa della convocazione per i prossimi giorni da parte del commissario e del ministro Andrea Orlando.

Civita poi ha sottolineato come il sito di Falcognana “non si trova a pochi metri dal santuario del Divino Amore” ma ad almeno 2,5. Per Civita è importante ricordare come una discarica in quel sito esiste già ed è già stata autorizzata. “Chiederò di pubblicare la procedura di Via per garantire massima trasparenza” ha poi aggiunto. L'assessore regionale ha parlato anche del bando che l'Ama sta predisponendo per portare i rifiuti all'estero. “Purtroppo i costi potrebbero pesare sulla tariffa dei cittadini romani: siamo seduti su un crinale. Le problematiche si sono protratte per molto tempo. In ambito di rifiuti siamo in una situazione di non ritorno. E chiedo a tutti un atto di responsabilità nell'interesse di una causa comune” ha dichiarato lasciando intendere che l'obiettivo è quello di 'passare la nottata' dettata dall'emergenza e “guardare al futuro” costruendo un modello alternativo di gestione dei rifiuti.

Nel panorama della giornata, manca un ultimo tassello alla 'guerra dei rifiuti'. Il Codici ha promesso un ricorso al Tar contro l'ordinanza di proroga firmata dal commissario Sottile per autorizzare “per 30 giorni l'utilizzo come TMB della linea di riserva di Malagrotta 2”. Scrive il Codici: “Ricordiamo che tale soluzione era stata proposta dallo stesso Manlio Cerroni come alternativa temporanea per poter trattate i rifiuti”. La proroga non convince Codici: “In questo modo non si fa altro che perpetrare una condizione ambientale rischiosa per la salute dei cittadini”. Scrivono: “Malagrotta deve chiudere, e deve farlo al più presto. Per i motivi sopra esposti ci opponiamo alle proroghe e ai rinvii: chiederemo quindi un accesso agli atti per verificare nel dettaglio le condizioni stabilite dal Commissario Goffredo Sottile”.

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