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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

No Green Pass, in migliaia a San Giovanni: poche mascherine e tensioni con la polizia

Un gruppo di anarchici ha provato a "fomentare" la piazza, convincendo un centinaio di persone a muoversi in corteo

Attimi di tensione sabato pomeriggio in zona San Giovanni dopo che un gruppo di partecipanti alla manifestazione "No Green Pass" organizzata in piazza si sono mossi in corteo e gli agenti di polizia a presidio dell'area, in tenuta anti sommossa, si sono spostati per fare un cordone nel tentativo di contenerli.

Stando a quanto trapelato, un ristretto gruppo di anarchici ha provato a prendere il timone della manifestazione fomentando la folla e spingendo circa duecento persone ad abbandonare la piazza per spostarsi in corteo. Intorno alle 17 in zona si sono alzate le urla contro la polizia, e sono state avvistate anche alcune persone con il viso coperto da maschere. Il tentativo di corteo ha scatenato tensioni interne tra i manifestanti, con diversi partecipanti che hanno invitato a mantenere la calma e a “tornare indietro” per protestare in modo pacifico: "Così ci stiamo sabotando, tornate indietro, la manifestazione è dall'altra parte", è stato l'invito, rilanciato anche dal palco allestito in piazza San Giovanni.

La piccola frangia di manifestanti che si è mossa in corteo, e che sembrava intenzionata a raggiungere Montecitorio, si è poi spostata in mezzo alla piazza, bloccando il traffico, con la polizia a tenerli sotto stretto controllo. Intorno alle 17.30 la situazione ha iniziato a tornare lentamente sotto controllo, e gran parte delle persone che si erano spostate si sono nuovamente dirette verso la piazza. Alcuni sono invece rimasti in mezzo alla strada, accendendo fumogeni e sedendosi per terra davanti al cordone di polizia sino a quando gli organizzatori non li hanno invitati ad alzarsi.

Traffico in tilt: autobus deviati, chiusa la stazione della metro

Il tentativo di corteo ha bloccato il traffico in zona San Giovanni costringendo alla deviazione delle linee bus per Santa Croce/Porta Maggiore. È stata anche chiusa la stazione metro San Giovanni, e Atac ha inviato a usare le stazioni Re di Roma metro A e Lodi per Metro C.

In centinaia senza mascherina, gli organizzatori: "Distanziatevi"

Presente anche Angelo di Stefano del coordinamento Verità e Libertà, che a un'ora circa dall'inizio della manifestazione ha invitato le persone presenti in piazza a "prendersi i propri spazi", distanziandosi e sedendosi "visto che è un sit-in", per evitare che le forze dell'ordine potessero intervenire o annullare la protesta causa assembramenti. In moltissimi comunque hanno partecipato con la mascherina abbassata o direttamente senza mascherina, comprese le persone sul palco: "Utilizziamo le regole a nostro favore per dimostrare che un popolo unito può vincere".

Molte le bandiere italiane sventolate dai manifestanti, insieme con cartelli con vari slogan: "Vaccinazisti giù dalle poltrone", e ancora "Giù le mani dalla Costituzione" e "No al Green Pass, non siamo ricattabili". Intorno alle 17 è stato ribadito l'appello a restare seduti: "Il principio del sit-in è un principio vincente, se rimaniamo in piedi non raggiungeremo il risultato che ci auspichiamo - hanno ribadito gli organizzatori dal palco - vediamo ancora troppe persone in piedi".

Il videomessaggio del monsignore: "È il Signore che vi salva, non il vaccino"

Nel corso della manifestazione è stato trasmesso anche un videomessaggio di monsignor Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti e convinto negazionista del Covid: “È il Signore che vi salva, non un siero sperimentale. Se saprete manifestare con fermezza e pacificamente difendere per i vostri diritti questo giorno potrà essere trasferito quando tutto questo sarà finito. I vostri figli vi ringrazieranno per quanto fate”. 

L’appello a presentarsi per manifestare contro la “dittatura sanitaria” imposta con l’obbligo vaccinale per gli over 50 e il Super Green Pass aveva iniziato a diffondersi su Telegram, passando poi per gruppi Facebook Instagram e chat private. Nel frattempo, anche se la manifestazione di Roma resta quella principale - almeno a detta del gruppo Verità e Libertà, che si è proclamato organizzatore ufficiale - altre proteste sono state organizzate in altre piazze italiane.

Il timore di infiltrazioni estremiste

Nei giorni precedenti alla manifestazione alcuni video e appelli avevano già iniziato a circolare venerdì, un invito a ricordare che quella di sabato pomeriggio a piazza San Giovanni sarà “un evento pacifico e senza intenti violenti”, e nessuna "marcia su Roma". Gli organizzatori della prima manifestazione No Green Pass dell’anno, però, alla fine hanno deciso di prendere contatti direttamente con la questura per segnalare il pericolo che membri di frange di estrema destra o estrema sinistra possano infiltrarsi tra i partecipanti per scatenare disordini e caos.

La richiesta al questore è stata quella di aumentare il numero di agenti delle forze dell’ordine a presidio della piazza, dove intorno alle 14.30 hanno iniziato a radunarsi i manifestanti. Già a partire dalle 10 gli organizzatori hanno iniziato ad allestire il palco per la manifestazione, e a metà pomeriggio centinaia di persone vi erano radunate davanti, ascoltando gli interventi delle persone intervenute.

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