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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

No green pass, oggi altra manifestazione a piazza del Popolo: continua la protesta nonostante il flop delle presenze

La settimana di proteste continua anche oggi dove chi è contro la documentazione verde. La Questura ha messo a punto il piano di sicurezza per il pomeriggio

Roma anche oggi sarà scenario di una protesta contro il Green Pass. Non l'ultima giornata di dissenso dopo quella di martedì, mercoledì e di ieri dove a scendere in piazza sono stati quelli chiamati a raccolta dall'associazione "Di Sana e Robusta Costituzione" di piazza dell'Esquilino: "Non abbiamo partiti politici. Siamo qui per unica bandiera quella del popolo italiano. Non siamo no vax, siamo per la libera scelta, noi qui vogliamo dire no al Green Pass. Stanno cercando di dividerci. Dovremmo tutti stare uniti sotto la bandiera italiana. Vogliamo mandare a casa quella politica che vuole toglierci la vita", hanno detto anche se tra i presenti c'erano alcuni esponenti di Forza Nuova, ma senza bandiere.

Anche ieri tanti i cartelli per ricordare il dottor Giuseppe De Donno, promotore della terapia anticovid con il plasma iperimmune, trovato morto nella sua abitazione a Curtatone (Mantova), ma anche attacchi e slogan contro i media. L'affluenza, però, è stata bassa. Così come anche negli altri giorni di protesta, tra le 500 e 1500 le persone in piazza. 

E oggi si replica. Dalle 16 in piazza del Popolo con il clou alle 17:30 e la partecipazione annunciata dagli organizzatori di 500 persone. Non si esclude che anche l'ultradestra si ripresenti a piazza del Popolo. La conferma è negli annunci dei canali Telegram, nei quali vengono promosse altre manifestazioni ogni sabato sia contro la campagna vaccinale anti-Covid e contro il Green Pass che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 6 agosto.

La Questura ha messo a punto il piano di sicurezza per il pomeriggio: piazza blindata, dalla parte di piazzale Flaminio sia di via del Corso per evitare gli assembramenti dei manifestanti. Massima attenzione anche per il deflusso dei partecipanti, anche perché avverrà con l'orario di inizio della movida.

Per gli organizzatori del sit-in "il green pass è uno strumento di segregazione e controllo sociale: i cittadini che non accettano di mettere il proprio corpo a disposizione del governo, tutti i dissidenti che non credono alle loro menzogne, saranno privati di fondamentali diritti civili, sociali e umani, quindi isolati e confinati come reietti".

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