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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Capena

Capena: niente carcere per l'operaio italiano, solo una denuncia a piede libero

La decisione è del pm Marco Mansi che ha valutato positivamente il comportamento successivo all'incidente. Il 24enne rischia però dai tre ai dieci anni: su di lui pende l'accusa di omicidio colposo

Niente carcere per l'operaio che domenica sera a Capena ha investito e ucciso Mihai Rudu. Per il 24enne di Castelnuovo di Porto neanche arresti domiciliari: solamente una denuncia a piede libero.

A evitargli il carcere è stato il comportamento successivo all'incidente. Il ragazzo, che ricordiamo da successivi esami è risultato essere sotto effetto di droga e alcol, dopo essere andato a casa è andato spontaneamente dai carabinieri chiedendo loro di andare sul luogo dove non sapeva bene cosa avesse investito.

Per il pubblico ministero Marco Mansi tanto è bastato per far scattare la denuncia a piede libero. Secondo il pm non c'è rischio di fuga, avendo il 24enne una fissa dimora ed essendogli stata sequestrata la patente.

Il ragazzo, in base alle nuove disposizioni di legge approvate la scorsa estate, rischia comunque da tre a dieci anni di carcere. Su di lui pesa infatti l'aggravante della guida in stato d'ebrezza e sotto effetto d'alcol che trasforma l'investimento in omicidio colposo.

Intanto tra gli amici di Mihai esplode la rabbia. Unanime è lo sconcerto: “Neanche un cane avrebbe meritato di morire così”. Dal racconto dei suoi conoscenti emerge il quadro di un immigrato perfettamente integrato nella realtà italiana che da sei mesi si era sposato portando la moglie in Romania. Da poco si era trasferito dall'Infernetto a Capena, dove lavorava in una ditta che asfalta le strade.

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