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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Appio Claudio / Via Fabrizio Luscino

Il conduttore radiofonico pestato in strada: "Mi sono sentito come Willy"

Nicola Caprera conduttore e editore radio è stato aggredito da due ragazzi nelle vicinanze dell'emittente

"Per qualche istante credo di aver provato le stesse sensazioni che ha provato Willy. Mi sono sentito come lui". La voce, ancora sotto choc, è quella di Nicola Caprera ideatore del programma Gli Inascoltabili, nonché editore di radio New Sound Level fm90, aggredito in pieno giorno da due ragazzi nelle immediate vicinanze dell'emittente radiofonica in via Fabrizio Luscino.

Caprera ha riportato ferite guaribili in 20 giorni e a RomaToday ha voluto raccontare quanto gli è capitato: "Ho capito cosa vuol dire violenza. Non si capisce se non la si subisce. Ho avuto paura fsì, ma non fermeranno la mia voglia di denunciare". I fatti sono andati in scena nella mattinata del 4 marzo.

Da quanto ricostruito preliminarmente dai carabinieri della stazione di Cinecittà intervenuti sul posto, Nicola Caprera sarebbe raggiunto da due giovani, mentre era al telefono con l'amministratore della radio, colpito, spinto a terra e successivamente raggiunto da altri colpi.

Ma cosa è successo? Il conduttore radiofonico, da quanto risulterebbe, avrebbe subito una spedizione punitiva da due ragazzi. Una risposta violenta, alla discussione che Caprera avrebbe avuto con la loro madre circa 30 minuti prima del pestaggio: "Mi hanno raggiunto. Detto che mi avrebbero ammazzato e poi hanno preso a calci, colpendomi al torace".

Il conduttore è riuscito a scappare e trovare rifugio in un bar lì vicino, mentre le altre persone che erano in radio hanno chiamato i soccorsi. Sul posto gli uomini dell'Arma, che hanno raccolto la denuncia di Caprera e acquisito i video delle telecamere di sorveglianza presenti sul posto. Il conduttore radiofonico, ferito, è stato trasportato in ambulanza al policlinico Casilino, dove i medici hanno riscontrato una costola rotta, una serie di contusioni al viso e ferite varie per una prognosi provvisoria di 20 giorni.

"Onestamente ho paura per la mia incolumità visto che quel tragitto che passa per via Fabrizio Luscino, lo faccio quotidianamente per andare in radio. - conclude Caprera - Tuttavia questo non mi fermerà nel raccontare e denunciare gli episodi di violenza in città, così come continuerò ad andare nelle scuole, come facciamo come gruppo editoriale, per sottolineare l'importanza dei buoni valori". 

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