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Cronaca Tor Pignattara / Via dei Savorgnan

Terrorismo, 16 arresti in tutta Italia: 41enne di Al Qaeda in manette a Torpignattara

La Polizia di Stato ha smantellato la presunta cellula terroristica con 18 ordinanze di custodia cautelare. Tra gli arrestati Niaz Mir, pakistano, che sarebbe stato coinvolto nella progettazione di un attentato a Roma nel 2010

Un network terroristico affiliato ad Al Qaeda con base in Sardegna, soldi e armi in abbondanza e la capacita' potenziale di mettere a segno attentati anche nel nostro Paese: tra gli obiettivi, secondo le intercettazioni, persino il Vaticano. 

E' quanto scoperto dalla Polizia di Stato, che al termine di indagini scattate nel 2009 ha smantellato il gruppo criminale: 18 le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse, nove delle quali eseguite - nei confronti di 8 pachistani e di un afgano - mentre altri tre sono ancora ricercati e altri ancora risultano emigrati all'estero. 

Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di atti terroristici all'estero (il più grave, la strage nel mercato cittadino Meena Bazar in Peshawar il 28 ottobre del 2009, con oltre 100 vittime) e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, usata come fonte di autofinanziamento: parte dei clandestini arrivavano in Italia, altri venivano smistati in Paesi del nord Europa. Uno degli arrestati appartenenti alla presuna cellula terroristica, si trovava nella Capitale. 

Niaz Mir, pakistano, classe '74, abitava a Torpignattara, nella zona di Villa Certosa per la precisione, in via dei Savorgnan. E a quanto emerge dalle carte delle indagini, sarebbe stato coinvolto nella progettazione di un attentato a Roma nel 2010. Non è stato ancora stabilito con chiarezza quale fosse l'obiettivo. Forse San Pietro, come farebbero intendere alcune telefonate intercettate. Ma dal Viminale arriva il frena su possibili ricostruzioni. 

"Non abbiamo indizi di una specifica minaccia di attentati terroristici al Vaticano - dichiara il ministro Alfano ai microfoni del Tg2 - questo non ci fa allentare la tensione, perché è chiaro che San Pietro rimane un obiettivo sia dal punto di vista simbolico sia dal punto di vista del suo rappresentare il cuore e il centro della cristianità". 

Toni tranquillizzanti arrivano anche dal Vaticano. "Da quel poco che si dice sembra una ipotesi del 2010 senza seguito - ha dichiarato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - quindi la cosa non è oggi rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni". 

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