rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Neonato trovato morto al Pertini, tutti i dubbi da chiarire

Disposta l'autopsia per accertare le esatte cause della morte. Aperto un fascicolo per omicidio colposo

Proseguono le indagini sulla tragedia avvenuta la notte tra il 7 e l’8 gennaio all’ospedale Pertini, dove un neonato di tre giorni è stato trovato morto nel letto della madre, ricoverata nel reparto di ginecologia.

La procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, attualmente a carico di ignoti, ha già disposto l’autopsia per accertare le cause della morte. Un elemento fondamentale per capire se il piccolo sia morto soffocato restando schiacciato dal corpo della madre, che si è addormentata mentre lo stava allattando. Da chiarire anche la posizione in cui è stato trovato, se sotto il corpo della madre o di lato, come riferito da alcuni testimoni. 

La tragedia è stata scoperta da un’infermiera entrata nella stanza della donna intorno alla mezzanotte. Stando ai primi accertamenti, il neonato sarebbe stato portato nella stanza della madre nel pomeriggio, ma nessuno sarebbe poi tornato a vigilare per riportarlo nella culla, così come stabilito dal protocollo sottoscritto proprio per prevenire tragedie date dal co-sleeping. Va chiarito dunque se effettivamente non vi sia stata vigilanza, a che ora esattamente il piccolo sia stato portato nella stanza e se la causa della morte sia da ricondurre a schiacciamento, soffocamento o altri motivi.

Cos’è il co-sleeping e perché è ritenuto pericoloso

Il co-sleeping, ovvero la condivisione del letto con un neonato, è considerato un fattore ad alto rischio per quanto riguarda la morte improvvisa e inaspettata del lattante (da 0 a 12 mesi). L'American Academy of Pediatrics, a questo proposito, ha pubblicato diversi studi, fornendo anche dei consigli per accertarsi che il sonno del neonato avvenga in modo sicuro.

Tra questi, coricarlo in posizione supina, usare una superficie di riposo solida e non inclinata, condividere la stanza, ma non il letto, almeno per i primi sei mesi. Il rischio, infatti, è che causa stanchezza i genitori si addormentino con il piccolo e possano inavvertitamente finire con i corpi sopra di lui.

Nel caso dell’ospedale Pertini, la mamma oggi è ritenuta parte offesa, considerata la vittima di un comportamento omissivo o comunque scorretto dal punto di vista professionale. Al Pertini è attivo il rooming-in, ovvero un modello organizzativo finalizzato a promuovere l’allattamento al seno per cui i bambini stanno accanto alle loro madri 24 ore al giorno, ma il personale del reparto deve comunque vigilare su madri e neonati proprio per prevenire eventuali incidenti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Neonato trovato morto al Pertini, tutti i dubbi da chiarire

RomaToday è in caricamento