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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'alleanza nata in carcere tra il "Chiacchiera" e gli Spada: così la 'Ndrangheta faceva affari a Ostia

È quanto emerge dall'inchiesta "Blu notte" dei carabinieri che ha portato all'arresto di 65 persone su richiesta della Dda di Reggio Calabria che ha monitorato nel carcere di Lanciano i movimenti del boss Umberto Bellocco detto "Chiacchiera"

Una alleanza nata in carcere per vendere la cocaina a Ostia, soprattutto, ma anche per non avere problemi e tutelare i commercianti "amici". Affari che stavano sancendo un patto che avrebbe permesso ad una delle più influenti cosche di 'Ndrangheta a Roma, quella dei Bellocco, di mettere le radici sul mare della Capitale. 

È quanto emergerebbe dall'inchiesta 'Blu Notte', dei carabinieri, che ha portato all'arresto di 65 persone su richiesta della Dda di Reggio Calabria e che ha permesso di capire gli accordi che sarebbero nati nel carcere di Lanciano, monitorando i movimenti del boss Umberto Bellocco, detto "Chiacchiera". 

Il rampollo del clan calabrese, secondo l'accusa, sarebbe entrato in contatto con alcuni esponenti, due, degli Spada, i fratelli Ramy Serour di 32 anni e Samy, di 34. I due furono arrestati durante l'operazione Eclissi, quella che smantellò il clan Spada.

I fratelli legati al clan Spada

"Tra le alleanze maturate nel circuito penitenziario - spiegano i carabinieri che hanno indagato - spicca la stretta collaborazione tra gli esponenti della 'cosca Bellocco' e quelli del 'clan Spada' di Ostia, alcuni dei quali destinatari delle misure cautelari. In particolare, l'accordo stretto tra gli esponenti dei due clan, oltre a scandire le gerarchie criminali all'interno del penitenziario, ha riguardato i traffici di cocaina effettuati dalla Calabria verso il litorale romano e la risoluzione di situazioni conflittuali tra gli Spada e alcuni calabresi titolari di attività commerciali nelle aree urbane di Ostia ed Anzio".

Secondo quanto ricostruito dall'Arma, Ramy Serour una volta uscito dal carcere dopo aver curato l'acquisto dei telefoni cellulari destinati a Bellocco, li avrebbe consegnati a un altro detenuto il quale, approfittando del suo status di semilibertà, li avrebbe condotti all'interno.

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Assieme al fratello Samy, il gip ha disposto l'arresto di Ramy Serour che, in un'intercettazione del 26 settembre 2019 a un suo interlocutore racconta come i collegamenti tra i Bellocco e gli Spada siano iniziati all'interno del carcere: "È la verità frà, la verità! Oggi io sono stato invitato ad un tavolo, eravamo diciassette persone, la 'Ndrangheta!".

L'accordo con gli Spada

L'accordo con gli Spada avrebbe riguardato i traffici di cocaina effettuati dalla Calabria verso il litorale romano in cambio della pace, in sostanza gli Spada non avrebbero più dovuto creare problemi ad alcuni calabresi, titolari di esercizi commerciali a Ostia ed Anzio. Non è chiaro che di che tipo di "conflitti" si siano trattati, fatto sta che nel corso delle indagini è emerso il tentativo di vendita di una consistente partita di cocaina da parte del clan Bellocco in favore di narcotrafficanti di Ostia esponenti degli Spada.

Per conto dei calabresi, a condurre le trattative con il clan romano sarebbe stato Gioacchino Bonarrigo, di 38 anni, anche lui arrestato nell'operazione di stamattina. Ex latitante arrestato nel 2017 ad Amsterdam, Bonarrigo si sarebbe recato più volte a Ostia per incontrare esponenti degli Spada che voleva rifornire con la droga importata dall'estero. 

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