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Cronaca Fiumicino

Due viaggi al mese per trafficare eroina pura tra Roma e la Nigeria: gli ovuli nascosti nelle parti intime

A fermarla in aeroporto gli investigatori di polizia

Gli investigatori seguivano le sue mosse da tempo. Due viaggi al mese durante i quali trasportava eroina pura tra Roma, Lagos e Milano. Sostanza stupefacente di qualità che la donna trasportava nascondendo gli ovuli nelle sue parti intime. A mettere fine al business della trafficante internazionale gli investigatori di polizia che l'hanno fermata all'aeroporto di Fiumicino prima che riuscisse a partire per il capoluogo lombardo trovandola in possesso di oltre due etti di eroina bianca. 

Sono stati gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato San Lorenzo di polizia, diretto da Giuseppe Rubino, e della Polaria Fiumicino, a ricostruire i viaggi che la donna, una 51enne nigeriana residente nella zona di Torre Angela, effettuava due volte al mese tra l'Italia, l'Etiopia e la Nigeria. 

In particolare la donna, con precedenti specifici per traffico internazionale di droga, era solita partire dall'aeroporto di Fiumicino in direzione Addis Abeba, da qui prendeva un volo interno che dalla capitale etiope la portava sino a Lagos, in Nigeria. Ma per tornare utilizzava lo scalo di Milano Malpensa,  per poi arrivare all'autostazione Tibus con pullman privati. 

Ovulo eroina 2-3

Il business della donna non aveva però fatto i conti con gli investigatori del Distretto di polizia di San Lorenzo che stamattina hanno deciso di mettere fine alla sua attività di narcotrafficante dopo che la donna aveva cambiato il suo solito itinerario. Con l'ausilio degli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polaria Fiumcino i poliziotti, approfittando dello scalo romano dell’aereo sul quale la donna stava viaggiando, hanno iniziato a controllare i passeggeri e si sono accorti che la 51enne cercava di farsi largo tra le persone per evitare i poliziotti.

Bloccata dagli stessi, è apparsa subito nervosa ed evasiva nonostante nel suo bagaglio non nascondesse nulla; accompagnata all'ospedale Grassi di Ostia per ulteriori accertamenti, è risultato che la donna stava nascondendo, all’interno della sua vagina, un ovulo contenente 225 grammi di eroina. 

La donna è pertanto finita in manette per il reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed è stata portata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nel carcere di Rebibbia.


 

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