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Cronaca

Dal Cinema Nuovo Sacher a Caro Diario: auguri a Nanni Moretti, 'splendido sessantenne'

Il regista, attore e produttore romano compie 60 anni. Famoso per i film sarcastici e schierati, il 'suo' Caro Diario è uno dei ritratti più famosi delle periferie della Capitale

Compie 60 anni Nanni Moretti, regista, attore e produttore cinematografico romano autore di una lunga lista di film di successo tra cui 'Caro diario', 'La stanza del figlio', 'Il caimano' e ora al lavoro su una nuova opera giù annunciata: “Margherita”. Alla ribalta della scena cinematografica nel 1978 con il film 'Ecce bombo', è conosciuto per i suoi film sarcastici e 'schierati' Moretti ha mantenuto per tutto il corso della sua carriera un legame con la sua città, Roma.

Dal legame iniziale con i cineclub romani all'acquisto del Cinema Nuovo Sacher di Trastevere, il rapporto del regista romano con la Capitale è spesso sintetizzato nella sua celebre visita a Spinaceto a bordo di una vespa nel film Caro Diario (1993). Da sempre sinonimo in negativo della periferia più estrema e sperduta, Moretti percorre le strade del quartiere popolare costruito tra gli anni sessanta e settanta per poi commentare con l'ironia che lo caratterizza: “Pensavo peggio, non è per niente male”. Ma non solo Spinaceto. Moretti in Caro Diario esplora affida le sue riflessioni al paesaggio di una città assolata e deserta: dallo storico quartiere romano di Garbatella alla Ostia più popolare dell'Idroscalo dove venne ucciso lo scrittore romano Pier Paolo Pasolini.  

Nell'ottobre del 1991, solo un paio di anni prima di Caro Diario, Nanni Moretti compra con la sua casa di produzione cinematografica, la Sacher Film, una sala realizzata negli anni trenta chiusa da tempo nel quartiere Trastevere e a pochi passi da Porta Portese.

E se è stretto il suo legame con la Capitale, la sua critica ironica proprio agli esordi ha 'sfidato' uno dei simboli per eccellenza della romanità, l'attore trasteverino Alberto Sordi. Nel film che lo rese celebre, 'Ecce bombo' (1978), Moretti si scagliò contro un 'italiano medio' che intento in una chiacchiera da bar afferma che “rossi e neri sono tutti uguali”. La risposta irata, senza mai abbandonare una nota sarcastica, di Moretti: “Ma siamo in un film di Alberto Sordi?”

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