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Cronaca

Cinque giorni di chiusura per un ristorante del centro. La colpa? Un tavolo con posacenere fuori dal locale

Occupazione di suolo pubblico antistante l'attività, per questo il ristorante dovrà ritardare di 5 giorni la riapertura

Una multa risalente allo scorso settembre, notificata il 28 aprile - in piena emergenza sanitaria e con tutte le attività ristorative chiuse - obbliga un locale del centro di Roma a tenere chiuso il ristorante 5 giorni al momento della riapertura. 

E' quanto ha comunicato a Romatoday un referente del ristorante Casa Coppelle. La motivazione della notifica è occupazione di suolo pubblico antistante l'attività con un tavolo e un posacenere a piantana di 0,45 mq.

Come previsto dalla Legge 15 luglio 2009, n. 94, all’art. 3, comma 16 viene richiesta all'azienda "la rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico, accertata dal Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale, per l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a cura e spese dell’interessato e la chiusura dell’esercizio per un periodo pari a 5 giorni e,comunque, fino al completo ripristino dello stato dei luoghi.“

Il piccolo tavolo, posizionato fuori dal locale chiuso - come spiega a Romatoday un referente di Casa Coppelle - serviva soltanto ad appoggiare il menù, mentre il posacenere era a disposizione dei clienti, ma anche un servizio per i turisti di passaggio, per mantenere pulita la strada.

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