rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Assedio a piazza Venezia: "No a sfratti e sgomberi, Gualtieri ci ascolti o daremo battaglia"

Dall'Asia-Usb ai Blocchi Precari Metropolitani, gli attivisti per il diritto all'abitare si rivolgono al sindaco e al governatore Zingaretti: "Non può essere il Prefetto a governare la città, noi resisteremo"

I movimenti per la casa e il diritto all'abitare hanno portato un regalo in anticipo al sindaco Roberto Gualtieri. Non in Campidoglio, dove si erano già presentati il 26 novembre, ma sotto l'albero di piazza Venezia. In realtà più di uno: la richiesta di bloccare gli sfratti in esecuzione da parte del Prefetto Matteo Piantedosi (ne sono stati annunciati oltre 4.000 fino alla prossima estate), di non permettere l'utilizzo della forza pubblica per sgomberare le occupazioni a scopo abitativo dell'ex clinica Valle Fiorita a Torrevecchia  e della ex sede Inpdai a viale delle Province, di mettersi seduto - in compagnia del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti - per trovare una soluzione reale per le migliaia di persone che a Roma rischiano di trovarsi senza un tetto nei prossimi mesi. 

I "regali" mancanti del sindaco Gualtieri

Asia-Usb, Blocchi Precari Metropolitani, Cambiare Rotta, occupanti, inquilini sotto sfratto si sono dati appuntamento in pieno centro per annunciare "lotta dura" qualora non si dovesse aprire il tanto richiesto dialogo tra le parti in causa e le istituzioni cittadine e regionali. "Tra i regali per la città che l'amministrazione ha posizionato sotto questo albero di Natale - denuncia Angelo Fascetti, segretario di Asia Usb Roma - non c'è nulla relativo al tema dell'abitare e alla cura delle periferie. Siamo venuti qui per rivendicare un piano casa vero, il rifinanziamento della politica pubblica per la casa e per la gestione del patrimonio comunale. Quello che vogliamo capisca Gualtieri è che non può essere il Prefetto a dettare l'agenda della casa a Roma". 

Asia-Usb: "Non c'è volontà di sedersi a discutere"

Fascetti poi punta il dito contro Zingaretti e l'assessore alle Politiche abitative della Regione, Massimiliano Valeriani: "L'11 novembre ci siamo andati a incatenare fuori dalla sede della giunta - ricorda - e ci era stata promessa l'apertura di una serie di tavoli di confronto sui temi più spinosi della città. Il primo incontro doveva avvenire la settimana successiva, ma è stato rimandato già tre volte. A questo punto pensiamo non ci sia volontà di partecipare e che quando si devono trattare temi concreti le istituzioni latitano". Asia-Usb fa l'elenco dei nodi cruciali di fronte ai quali Roma si troverà nel giro di poche settimane, rimasti irrisolti da anni: "Parliamo delle dismissioni degli enti pubblici - prosegue Fascetti - come l'Enpam a Fontana Candida che mette in vendita gli immobili a prezzo di mercato nonostante si trovino in un piano di zona o l'Enpaia a Grotta Perfetta (anche questo un piano di zona, ndr), dove addirittura vogliono vendere a 3.200 euro al metro quadro quando l'indice Omi (l'osservatorio del mercato immobiliare) stabilisce una quotazione di 2.700 euro. E a Cinecittà negli appartamenti ex Sara Assicurazioni ci sono 25 persone anziane sotto sfratto perché non hanno potuto acquistare dopo l'opera di dismissione iniziata nel 2012". 

I movimenti: "Daremo battaglia, le occupazioni non si toccano"

Gli appelli che si levano dalla piazza non lasciano spazio a nessuna interpretazione: i movimenti per la casa non permetteranno alcun tipo di sgombero e non sarà più tollerato l'impiego della forza pubblica. "Se si deciderà di proseguire sulla strada degli sgomberi e degli sfratti - fanno sapere a Gualtieri - resisteremo con forza. Un movimento intero è pronto a dare battaglia se anche solo l'ombra di un poliziotto si dovesse affacciare a mettere a rischio le nostre vite, il nostro diritto ad avere una casa. L'occupazione di Valle Fiorita e quella di viale delle Province non si toccano. Ci auguravamo che col nuovo sindaco le cose sarebbero cambiate, che si potesse proseguire nel solco della soluzione trovata per via del Caravaggio, invece ci viene ancora raccontata una storia di soluzioni di ordine pubblico, polizia al posto delle case, nessun rispetto per i bambini". "Costruiamo un grande piano per far fronte all’emergenza abitativa - chiedono i movimenti in piazza - , agli sfratti con la forza pubblica. C’è chi vive in macchina, in roulotte, in coabitazione ai margini di una città che non vuole vedere. Il sindaco deve ascoltare la nostra voce. Gualtieri e Zingaretti, mettiamoci seduti e costruiamo insieme un percorso, con gli sfratti fermi. Ve lo abbiamo già chiesto in queste settimane, ci avete promesso un incontro prima di Natale e ci aspettiamo sia la svolta decisiva".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Assedio a piazza Venezia: "No a sfratti e sgomberi, Gualtieri ci ascolti o daremo battaglia"

RomaToday è in caricamento