rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Operaio morto schiacciato: sciopero e disagi all'aeroporto di Fiumicino

Sotto schock per la tragedia che colpito Giorgio Monti, dipendente dell'Aviapartner deceduto in un incidente sul lavoro, i dipendenti della compagnia aerea sono in sciopero. Forti disagi per i passeggeri

Il mezzo è stato sequestrato e i colleghi sono in sciopero da stamattina. Il clima è teso all'aeroporto di Fiumicino dove ieri ha perso la vita Giorgio Monti, l'operaio, dipendente della società di handling Aviapartner, morto durante le operazioni di scarico bagagli di un volo della Tap Air Portugal appena giunto da Lisbona.

L'operaio sarebbe rimasto schiacciato tra il carrello elevatore e il portellone posteriore dell'aeromobile. Alla scena avrebbero assistito alcuni colleghi dell'uomo sentiti poi dalla Polizia giudiziaria. Scioccati per la tragedia, i dipendenti hanno sospeso il lavoro ancor prima delle 13, ora di inizio del primo dei due scioperi indetti nella giornata. Dalle 11 circa, praticamente non giungono ai nastri i bagagli delle compagnie aeree interessate servite da Aviaprtner, nonostante la messa in funzione da parte della societa’ di gestione di una task force d’emergenza. Centinaia i viaggiatori bloccati e quelli in attesa delle loro valigie.

LO SCIOPERO - "Oggi questo sciopero era doveroso nei confronti di Giorgio e non ci fermeremo qui: siamo fermamente convinti che l’incidente in cui e’ morto ieri il nostro collega non sia imputabile all’errore umano, ma a un guasto occorso al carrello elevatore". Cosi’ Marco Lelli, sindacalista di base della Fit-Cisl a Fiumicino, tra gli oltre 200 lavoratori che dalle 13 alle 15 si sono radunati nella piazzola di sosta in cui e’ parcheggiato, sotto sequestro, l’aereo della Tap dove ieri sera e’ morto il lavoratore.

"Ieri sono arrivato sul posto quando il corpo del mio collega era ancora schiacciato sotto il portellone – racconta il sindacalista – e dalla posizione in cui l’abbiamo trovato si poteva comprendere che appare assai difficile che possa avere commesso qualche errore nelle operazioni che ha ripetuto migliaia di volte. Giorgio, peraltro, era un operaio esperto. Abbiamo piu’ volte denunciato a tutte le autorita’ competenti – prosegue Marco Lelli - l’inefficienza e la scarsa affidabilita’ dei mezzi, che sono vecchi, e la conseguente insufficiente sicurezza con cui spesso siamo costretti a lavorare in pista. Oggi, dopo questa assurda morte, quello che pretendiamo e’ avere delle risposte".

LA RABBIA DEI COLLEGHI - Rabbia e amarezza sono i sentimenti dei lavoratori che hanno aderito all’agitazione di oggi: la maggior parte di Aviapartner, ma rappresentanti anche degli altri handler che operano nello scalo. Qualcuno, in lacrime, si e’ avvicinato all’elevatore, sotto il quale alcuni colleghi del giovane deceduto ieri hanno lasciato due grandi mazzi di fiori gialli e rossi. "Qualcuno dovra’ pagare – si sfoga con rabbia un operaio di Aviapartner - perche’ e’ come se Giorgio l’avessero ammazzato: la maggior parte dei mezzi con cui operiamo in pista, questo sono in tanti a saperlo, sono vecchi e non piu’ sicuri. Non e’ il primo incidente che accade: un mese fa un mio collega, mentre si avvicinava all’aereo, per poco non si schiantava perche’ si era guastato il cambio del mezzo e non riusciva piu’ a fermarlo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operaio morto schiacciato: sciopero e disagi all'aeroporto di Fiumicino

RomaToday è in caricamento