Muore nel Tevere dopo essersi lanciato dal ponte, aveva 48 anni
Per l'uomo non c'è stato nulla da fare
Lo hanno visto mentre saliva in piedi sul parapetto del ponte. Poi si è lanciato nel vuoto cadendo nel Tevere. Nonostante un tentativo disperato di rianimarlo per l'uomo però non c'è stato nulla da fare, i soccorritori intervenuti a Trastevere non hanno potuto far altro che constatarne la morte. La tragedia è avvenuta mercoledì mattina, a perdere la vita un 48enne.
Sono le 9:00 di mercoledì 2 novembre quando al 112 arrivano le chiamate dei tanti passanti che si trovavano a transitare su ponte Garibaldi, nella zona dell'Isola Tiberina. "Un uomo si è lanciato nel fiume", la richiesta d'intervento al numero unico per le emergenze. Sul posto sono quindi intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale, con l'ausilio della polizia fluviale. Trascinato dalla corrente l'uomo è stato recuperato dai soccorritori all'altezza di ponte Fabricio.
In condizioni disperate è stato quindi portato sulla banchina del fiume dove, dopo un tentativo di rianimazione, il personale medico ne ha dichiarato il decesso. Identificato in un senza fissa dimora romeno di 48 anni, l'uomo non avrebbe lasciato né biglietto né messaggi d'addio. Svolti i primi rilievi, gli accertamenti sono affidati agli agenti del I gruppo Centro della polizia locale di Roma Capitale.