A Roma il freddo uccide ancora: quarto clochard trovato morto in tre giorni
Il ritrovamento nei giardino del santuario del Divino Amore
Le rigide temperature di questo inizio marzo continuano a mietere vittime. Sale a quattro il bilancio dei senza fissa dimora morti a causa del freddo. L'ultimo tragico ritrovamento in ordine di tempo è quello avvenuto questa mattina, sabato 12 marzo, alle 9 nei giardini della 'Casa del Pellegrino'. Siamo nel complesso del santuario della Madonna del Divino Amore e qui il personale della struttura ha trovato, senza vita, dell'apparente età di 40 anni.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pomezia. Secondo quanto riferito si tratta di un cittadino africano, la cui identificazione è ancora in corso. In base ad una prima ricotruzione la vittima si sarebbe addormentata nei giardini dopo aver consumato alcolici. Nei pressi del cadavere è stata infatti ritrovata una bottiglia. Sul corpo dell'uomo non sono stati rinvenuti segni di violenza.
E' l'ennesima vittima di questi giorni. Solo ieri la terza vittima su un giaciglio di fortuna ad Ostia. Lo scorso 9 marzo, in via Amendola, un senza fissa dimora era stato trovato privo di vita su un marciapiede intorno alle 8:30 del mattino, dai carabinieri della stazione Quirinale. Un altro clochard, sempre mercoledì, è stato trovato esanime in piazza della Repubblica i militari della stazione Macao.
A rendere più drammatica la situazione la difficoltà nell'identificazione, affidata alle impronte digitali.
L'associazione Nonna Roma commenta l'accaduto: "Siamo di fronte ad una strage causata dal drastico abbassamento delle temperature e da risposte di accoglienza ancora largamente insufficienti. In pochi mesi sono notevolmente cresciuti i posti letto per i senza dimora nella Capitale preposti dal Comune ma servono soluzioni strutturali e di lungo periodo. Intanto però serve fare il possibile per fermare questa strage. Torniamo a chiedere all'Assessora al Sociale Barbara Funari di aprire immediatamente le stazioni della metropolitana, allestire delle tensostrutture riscaldate o altri straordinari interventi per evitare altre morti".