Morte Alessandro Cocco: Portonaccio piange Sgambo, "Cuore d'oro del quartiere"
Sessanta anni, lascia una moglie ed un figlio di 20 anni
"Un ragazzo d'oro, con un cuore grande come una casa". Così Alessandro Pignatelli ricorda Alessandro Cocco, morto a 60 anni nell'androne condominiale del palazzo dove viveva con la moglie ed il figlio.
Nato e cresciuto nel quartiere del municipio Tiburtino, la notizia della morte di "Sgambo", soprannome che portava sin da bambino, ha scosso tutti gli abitanti di Portonaccio. A ricordarlo il proprietario del ristorante La Mandrakata: "Aveva sempre una parola gentile per tutti - lo ricorda Alessandro Pignatelli - ed era sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno".
In pensione da due anni, Alessandro Cocco aveva lavorato in Senato ed era sposato ed aveva un figlio "Lo chiamavano Sgambo perchè era sempre allegro, con la battuta sempre pronta, un giocherellone che affrontava la vita sorridendo".
A ricordare Alessandro anche Barbara Papa, nata e cresciuta a Casal Bruciato per poi trasferirsi ad Acilia: "Alessandro era una persone meravigliosa, mio figlio ha giocato per tanto tempo all'Ostia Mare e poi con la Tor Tre Teste dove giocava come attaccante assieme al figlio di Alessandro, Ivano. Era un uomo veramente meraviglioso, purtroppo la vita lo aveva segnato con la perdita del fratello avvenuta tanti anni fa"
"Era speciale, voleva bene a tutti i nostri figli. Tutti gli volevano bene nel quartiere, aveva sempre delle parole carine e di conforto per tutti. Grandissimo tifoso della Roma, ha voluto bene a tutti i compagni di Ivano, anche una volta che le strade dei nostri figli si sono separate. Una persona che si è fatta volere bene da tutti - conclude Barbara Papa -. Ci mancherà il suo sorriso e soprattutto la sua bontà d'animo".