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Cronaca Via delle Ancore

Ostia piange Alessandro, striscioni e lanterne in cielo per il 27enne morto

Alessandro De Simoni, vittima di un pestaggio domenica 24 luglio, è morto dopo due giorni a seguito delle gravi ferite riportate. Tutta la comunità dell'Idroscalo e di Ostia Nuova lo sta piangendo

Ostia Nuova e l'Idroscalo sono il lacrime. Troppo grande il vuoto lasciato da Alessandro De Simoni, il ragazzo di 27 anni morto a seguito di un violento pestaggio subito da Simone M. in via delle Ancore, a pochi metri da piazza Lorenzo Gasparri. Sui social sono tanti i messaggi di cordoglio, molti con le foto di Alessandro che sorride. 

OSTIA PIANGE - Ma non solo. In via delle Ancore, scenario dell'agguato della sera del 24 luglio scorso, amici e parenti ormai ininterrottamente si stanno recando per lasciari fiori, striscioni o anche solo un pensiero. Prima un semplice "Ciao Ale", poi una scritta sul muro a pochi metri dal Porto di Ostia: "Cugi non te dimenticherò mai, te vojo bene. Tuo Billy" e anche un altro messaggio su un lenzuolo bianco: "Ciccio porta il tuo splendido sorriso fin lassù ed insegna agli angeli a sorridere, i tuoi amici"

Non solo. Gli amici di Ostia Nuova e l'Idroscalo, dove Alessandro è cresciuto, hanno organizzato due momenti di commemorazione. Il primo il 26 sera, dove sono stati levati al cielo una serie di lanterne luminose, poi ieri una fiaccolata in via Enea. "Non si può morire così, Alessandro era un pezzo di pane", dicono i ragazzi che lo conoscevano. 

LA TRAGEDIA - Alessandro stava discutendo, per "futili motivi", con un altro ragazzo, il 25enne Simone appunto. La lite, presto, però ha preso una brutta piega. Il più giovane, così, in pochi attimi è passato dalle parole ai fatti. Una serie di pugni diretti al volto, hanno mandato in terra Alessandro lasciandolo sanguinante. Una violenza inaudita aumentata da un tirapugni che Simone teneva nella mano destra. Colpi così forti da causargli addirittura la frattura della mano. 

INDAGINI IN CORSO - Alessandro è restato in coma farmacologico per due giorni, poi non ce l'ha fatta. L'autopsia, effettuata sul corpo del 27enne a La Sapienza di Roma, ha confermato che Alessandro è morto per una frattura cranica. Simone, invece, è stato rintracciato alle 3:30 del mattino del 25 luglio ad Ostia Antica. Dopo essere stato identificato, quindi, è stato arrestato con l'accusa di "tentato omicidio" e portato in carcere a Regina Coeli, in attesa del processo.

Ora, per lui, l'accusa cambia e si passa a quella di "omicidio". Secondo le indagini quei "futili motivi" riguarderebbero una questione privata. I Carabinieri di Ostia coordinati dal colonnello Alessandro Nervi stanno facendo luce sull'accaduto e hanno ascoltato per una seconda volta Simone, tutti i testimoni e i familiari della vittima. 

ECCO IL VIDEO DELLE LANTERNE VOLATE IN CIELO PER ALESSANDRO:

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