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Cronaca

Morto Alberto Statera: addio all'editorialista di Repubblica

Protagonista di 40 anni di giornalismo italiano, è morto a Roma all'età di 69 anni. Il ricordo dei colleghi dell'Espresso

E' morto all'età di 69 anni Alberto Statera, editorialista di Repubblica. Il giornalista è venuto a mancare oggi 22 dicembre nella sua abitazione romana. La notizia resa nota dall'Espresso online.

DA SCALFARI A PAOLO MIELI - Come si legge sul pagina web del settimanale "se ne va un protagonista di oltre quarant'anni di giornalismo italiano. Aveva cominciato ventenne all'Agenzia Italia per poi formarsi, nei primi anni Settanta, nella fucina grandi firme dell'Espresso. Alla scuola di Eugenio Scalfari, Alberto acquisì quelle qualità di scrittura, aggressività e sostanza che erano nel DNA del settimanale lenzuolo. Da quell'avventura Statera maturò solida esperienza, un taccuino formidabile e la voglia dello scontro. A quell'epoca risalgono le inchieste su palazzinari e imprenditori e la serie dei "Padrini del vapore". Dell'Espresso fu caporedattore Economia per poi diventare con la direzione di Livio Zanetti caporedattore centrale insieme a Paolo Mieli. E sempre insieme a Mieli realizzò le interviste di "Terzo Grado", che rinnovarono il giornalismo politico".

IL RICORDO DEI COLLEGHI - Dal 1983 il giornalista romano si trasferì in Sardegna dove iniziò la sua direzione dei quotidiani locale del gruppo Espresso. A Milano dal 1986 con la Mondadori, quando questa venne acquistata da Silvio Berluscononi Alberto Statera si dimise per poi passare a La Stampa di Torino come editorialista. Nel 1995 il suo ritorno a Repubblica. "Statera - ricordano i colleghi de L'Espresso - è stato un direttore passionale, lucido, esigente, un giornalista completo e intransigente. Anche nei suoi libri, come "Storie di preti e palazzinari" degli anni Settanta o il più recente "Il Termitaio", che anticipa il grande imbroglio degli appalti. Ci mancherà". 

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