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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Eur / Viale Aldo Ballarin

Donna carbonizzata nel parco, si è uccisa con solventi ed accendino

Maria Cristina Olivi si è suicidata. La 49enne soffriva si schizofrenia, la scoperta grazie ad uno scontrino rinvenuto nella borsa della donna

La chiave di volta è arrivata da uno scontrino trovato nella borsa che si trovava vicino al suo corpo carbonizzato. Maria Cristina Olivi, la 49enne romana trovata priva di vita nel parco delle Tre Fontane all'Eur, si sarebbe infatti suicidata, vittima della sua schizofrenia. Il tragico rinvenimento venne fatto da un passante la mattina del 20 aprile, con l'uomo intento a fare jogging che scoprì il cadavere della donna, mentre bruciava ancora, con la donna poi morta arsa viva. Svolti gli esami autoptici non emersero segni di violenza, lasciando aperte per i giorni a seguire diverse piste investigative, compreso l'omicidio.

Morte Maria Cristina Olivi 

Aperto un fascicolo d'indagine, i colloqui con i familiari di Maria Cristina Olivi hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di ricostruire il contesto dove è maturata la tragedia. Investigazioni che hanno operato a 360 gradi, allargandosi anche alla presenza di alcuni senza fissa dimora che frequentano il parco dell'Eur dove avvenne il tragico rinvenimento. 

La testimonianza di un uomo 

A far propendere gli investigatori per un possibile omicidio furono alcuni testimoni che vivono abusivamente nel parco in una delle tante mini favelas sparse nelle aree verdi della città. In particolare uno di loro, un cittadino senegalese, riferì alla polizia di aver visto "tre persone fuggire nella notte". Poche parole dette dall'uomo che vive nei pressi di viale Aldo Ballarin, a pochi passi dal parco. Da qui ulteriori accertamenti nell'area dei clochard che vivono e frequentano il parco dell'Eur. Alcuni residenti, invece, riferirono che una nube di fumo l'avevano vista intorno alle 4 del mattino ma pensavano si trattasse dell'ennesimo rogo tossico nell'area verde.

VIDEO | Donna trovata carbonizzata nel parco delle Tre Fontane 

Scontrino del tabaccaio nella borsa 

Maria Cristina Olivi abitava poco distante dal luogo della sua morte e lavorava in una lavanderia della zona. La svolta investigativa grazie ad uno scontrino fiscale rinvenuto nella borsa della 49enne che si trovava vicino il corpo privo di vita della donna. Uno scontrino di un Sali e Tabacchi. Recatisi nel tabaccaio gli investigatori di polizia hanno poi osservato le immagini delle telecamere di sicurezza che hanno svelato come la donna si fosse recata poco prima nell'esercizio commerciale per acquistare un accendino. Un accendino che Maria Cristina Olivi non sapeva nemmeno usare, tanto che nelle immagini, poi confermate dal commerciante, si vede la donna che chiede informazioni al tabaccaio su come utilizzare l'accendino appena acquistato. 

Suicidio Maria Cristina Olivi al parco delle Tre Fontane 

Secondo le indagini Maria Cristina Olivi si sarebbe poi recata da sola al parco delle Tre Fontane, si sarebbe cosparsa il torace con un accelerante, un solvente infiammabile che la stessa 49enne usava nella lavanderia dove lavorava, e poi si sarebbe uccisa dandosi fuoco con lo stesso accendino comprato qualche ora prima. A determinare il suicidio la crisi depressiva di cui la donna soffriva, accentuata dalla sua schizofrenia. Un suicidio, dunque, le cui motivazioni rimangono comunque ignote. Il fascicolo d'indagine, seppur orientato sul gesto volontario, rimane comunque aperto. 

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