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Cronaca Flaminio / Lungotevere della Vittoria

Morte chef Narducci: chiesto giudizio immediato per l'investitore

L'incidente stradale avvenne lo scorso 22 giugno sul lungotevere della Vittoria. A perdere la vita anche la sua collega Giulia Puleio

La Procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato nei confronti dell'automobilista accusato di omicidio stradale per la morte dello chef stellato Alessandro Narducci e della collega Giulia Puleio. A chiederlo il pubblico ministero Pietro Pollidori. L’episodio risale al 22 giugno scorso quando il 30enne si trovava a bordo di una Mercedes che investì in pieno sul lungotevere della Vittoria il cuoco di 29 anni e la collega di sala di 25 anni che si trovavano a bordo di uno scooter Honda Sh. 

Giudizio immediato morte chef Narducci 

La Procura Capitolina, dopo aver chiuso l’indagine, ha chiesto ora il giudizio immediato per il 30enne originario della provincia di Caserta che quella sera si trovava alla guida della Mercedes classe A. Secondo quanto accertato, anche sulla base di alcune testimonianze, il conducente della vettura aveva invaso la corsia opposta dalla quale proveniva lo scooter condotto da Narducci. 

Processo investimento Alessandro Narducci 

Rimasto ferito anche l'automobilista, poi trasportato in codice rosso al Policlinico Gemelli, il 30enne rischia ora di finire alla sbarra con l'accusa di "omicidio stradale". Alessandro Narducci e Giulia Puleio lavoravano insieme al ristorante L'Acquolina. La notte della tragedia stradale i due erano di ritorno a casa dopo aver partecipato alla manifestazione enogastronomica VinoForum

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