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Domenica, 10 Dicembre 2023
Cronaca

Il dolore di Ilaria Cucchi: "Mamma ha raggiunto Stefano dopo 13 anni, mi piace pensarli insieme"

La sorella di Stefano Cucchi ha voluto sottolineare la tragica simmetria delle morti del fratello e della madre. I funerali di Rita Calore a Torpignattara

Una tragica simmetria, un ciclo che si chiude con enorme dolore portando però con sé anche un pizzico di consolazione: è stata Ilaria Cucchi a ricordare come la madre, Rita Calore, sia morta esattamente 13 anni dopo l’arrivo del figlio Stefano al Pertini, ospedale da cui non sarebbe più uscito vivo per le ferite provocate dal violento pestaggio cui era stato sottoposto.

Cucchi, neo eletta in Senato, ha voluto condividere su Facebook il dolore per la perdita della madre, morta a 73 anni dopo una lunga battaglia contro la malattia. E ringraziando le persone che hanno manifestato vicinanza alla sua famiglia, ha ricordato come “era la mattina del 17 ottobre del 2009 quando Stefano Cucchi varcava, in barella e gravemente sofferente, la soglia della struttura protetta dell’Ospedale Pertini per morirvi dopo 5 giorni. Questa mattina di oggi, 17 ottobre, sua madre, nostra madre, lo ha raggiunto in cielo. Mi piace pensare che ora stiano insieme e che possano aiutare mio padre a sentirsi meno solo”.

I funerali di Rita Calore si sono celebrati martedì mattina nella Parrocchia Santa Giulia Billiart, in via Filarete. Tantissime le persone che hanno voluto partecipare per rendere omaggio a una donna che per oltre un decennio si è battuta per ottenere giustizia per il figlio, diventando - con il marito Giovanni e la figlia - un simbolo di tenacia e coraggio. Una lotta che l’ha consumata, come ha più volte sottolineato Ilaria Cucchi, e che è finita lo scorso 4 aprile, quando la Cassazione ha confermato in via definitiva la sentenza di condanna a 12 anni per omicidio preterintenzionale per i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro: “Finalmente è arrivata la giustizia, dopo tanti anni - aveva detto Calore - almeno nei confronti di chi ha picchiato Stefano causandone la morte”.

Della famiglia del geometra romano massacrato in una caserma dei carabinieri 13 anni fa sono rimasti adesso Ilaria e Giovanni, il papà di Stefano, anche lui gravemente malato: “Dopo 61 anni di vita trascorsa insieme ora, sulla sua sedia a rotelle, non si vuole staccare dalla bara di sua moglie - racconta Cucchi - Oggi, con il suo libricino in mano, cercava di intonarle a voce flebile flebile, i canti scout. Che dire?”.

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