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Cronaca Montesacro / Via Monte Bianco

Addio a Carla Verbano: era la madre di Valerio, ucciso negli anni di piombo

La madre di Valerio si è spenta nel tardo pomeriggio in via Monte Bianco. Da anni lottava con un brutto male. La sua vita spesa per cercare la verità sulla morte di suo figlio Valerio

Lutto nel IV municipio. Si è spenta nel tardo pomeriggio Carla Verbano, 88enne madre di Valerio, il giovane militante di sinistra ucciso il 22 febbraio 1980 nella sua casa di via Monte Bianco in circostanze ancora oggetto di indagini da parte della magistratura. Carla Verbano si è spenta dopo aver lottato per anni contro un brutto male. Così un gruppo di militanti: "Per noi Carla non è stata solo la madre di un compagno assassinato, Valerio, l'esempio di una donna e di una madre che fino all'ultimo ha lottato per avere verità e giustizia sull'omicidio del figlio, ma anche un amica e una figura importante per le nostre vite e per le nostre battaglie. Una compagna e una amica che abbiamo avuto vicino nei momenti difficili così come in quelli più felici".

Carla, come tutti la chiamavano, se ne va senza conoscere la verità su quanto accaduto quel 22 febbraio di 32 anni fa. Un omicidio su cui non è ancora stata fatta luce. Verbano aveva realizzato un dossier su alcuni militanti del quartiere appartenenti ai Nuclei armati rivoluzionari (Nar), gruppo terroristico di estrema destra attivo in quegli anni. Un possibile movente. Le indagini si indirizzarono soprattutto in quegli ambienti - dopo una prima rivendicazione dall'estrema sinistra, ritenuta inattendibile -, ma tutti gli indiziati vennero alla fine assolti. Nel febbraio 2011, però, a 31 anni dal delitto, la procura di Roma che aveva riaperto le indagini iscrisse due nomi nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario.

Due uomini sulla cinquantina con un passato da simpatizzanti di Terza Posizione - altro gruppo neofascista - e dei Nar. I due sarebbero stati identificati dopo un'attenta rilettura del fascicolo processuale e poi anche identificati da alcuni testimoni sulla base di foto segnaletiche dell'epoca. Si sarebbe trattato di una sanguinosa vendetta politica, come ce ne furono molte in quel periodo

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ALEMANNO - Il sindaco ha voluto esprimere il proprio cordoglio con una nota a mezzo stampa: "Ho appreso con molto dispiacere della morte della signora Carla, mamma di Valerio Verbano. Nelle poche occasioni in cui abbiamo avuto modo di parlare e di confrontarci, ho sentito l’intensità del suo dolore e ancora di più il desiderio di verità e di giustizia. Mi addolora l’idea che ci abbia lasciato senza conoscere la verità sul terribile omicidio di suo figlio Valerio. L’impegno di tutta la città di Roma deve essere non solo quello di mantenere viva la memoria di tutte le vittime, di destra e sinistra, degli anni di piombo, ma di continuare a lottare per ottenere verità e giustizia per tutti quei ragazzi".

VELTRONI - La scomparsa di Carla Zappelli Verbano è una notizia che procura un vero dolore. Carla era una donna dolce e forte, la cui vita è stata segnata per sempre dalla terribile ferita dell'omicidio di suo figlio Valerio, uno dei più crudeli atti di quegli anni di piombo che hanno insanguinato l'Italia e Roma": è quanto afferma Walter Veltroni in una dichiarazione.

 

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