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Cronaca

Molotov contro negozio, il commerciante non voleva pagare il pizzo: arrestato "Lucifero"

In manette è finito un uomo di 62 anni. La bottiglia incendiaria venne lanciata contro un esercizio commerciale dei Castelli Romani all'inizio dell'anno

Una molotov contro il negozio al fine di convincere il commerciante a pagare il 'pizzo'. A lanciarla un romano di 62 anni, che si presentava alla vittima con il nome di "Lucifero". I fatti avvennero nei primi mesi del 2017. Al termine di una articolata indagine i carabinieri e la Guardia di Finanza hanno ricostruito quanto accaduto ed arrestato il colpevole del lancio della bottiglia incendiaria.

Atti intimidatori ai Castelli Romani

In particolare i militari dell'Arma della Stazione di Colonna, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria Guardia di Finanza della Procura della Repubblica di Velletri, coordinati dalla citata Autorità Giudiziaria, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno arrestato il 62enne con precedenti, orbitante nella zona di Finocchio – Pantano, periferia est della Capitale, accusato di aver tentato di estorcere denaro ad un commerciante operante nella zona dei Castelli Romani con gravi atti intimidatori.

Le accuse contro Lucifero

All’uomo è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Velletri - Ufficio Gip e dovrà rispondere di estorsione, porto e detenzione di una bottiglia incendiaria e la ricettazione di un telefono utilizzato per le minacce. Oltre alle telefonate minatorie, nel corso delle quali si presentava con il nome di “Lucifero”, infatti, per convincere la vittima a pagare, l’uomo era arrivato a lanciare una bottiglia molotov contro il cancello di ingresso dell’attività commerciale, nei primi mesi del 2017, che per fortuna non fece grossi danni.

Denuncia ai carabinieri 

A quel punto stanco delle minacce subite, il commerciante ha denunciato tutto ai Carabinieri. Le indagini che ne sono seguite, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, anche attraverso attività tecniche, hanno consentito di identificare il responsabile e di raccogliere a suo carico gravi indizi di colpevolezza che hanno portato all’emissione della misura cautelare. L’uomo, dopo la cattura ad opera dei Carabinieri della Stazione di Colonna, è stato associato presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.      

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