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Cronaca Portuense / Via Francesco Pallavicini

Insulti e minacce omofobe al figlio di una guarita dal Covid: "Tua madre è un'untrice, vai via fro***"

"Mio figlio mi ha chiamato al telefono spaventato. Quell'uomo lo minacciava con il crick", racconta sconvolta mamma Stefania

"Mi ha urlato prima fr***o di merda e che mia mamma è un'untrice. Dopo gli insulti sono stato inseguito in auto, speronato e minacciato con un crick".

A raccontare i fatti a RomaToday è Danny, figlio di Stefania Gilardoni, la donna di 50 anni ex commessa in un grande magazzino della Magliana, che aveva contratto il coronavirus, tra le prime persone a Roma, raccontando il suo calvario al nostro quotidiano.

I fatti, secondo il racconto di Danny, si sono svolti tra largo Ruspoli e via Francesco Pallavicini, in zona Portuense: "In molti hanno visto la scena. C'erano diverse persone nel vicino parco pubblico". E qualcuno potrebbe anche aver ripreso il tutto.

"Intorno alle 17:30 di sabato sono andato con il mio fidanzato da mamma che ha lasciato l'ospedale il 30 aprile ed è stata dimessa 'in piena sicurezza' come detto dai medici. Le stavo portando la spesa. Arrivato vicino casa sono iniziati gli insulti", il racconto. 

Ad aggredirlo verbalmente, secondo Danny, sarebbe stato "un residente del quartiere che già nei giorni scorsi aveva insultato mia madre nelle chat dei gruppi del Portuense dandole dell'untrice".

Questa volta, invece, il bersaglio sarebbe stato proprio il 23enne: "Ha urlato fr*** e me al mio ragazzo, poi ci ha detto che ci avrebbe staccato la testa e che avrebbe ammazzato me, mia madre e mio fratello", testimonia Danny. Insulti verbali che il giovane ha deciso di ignorare: "Gli ho solamente risposto di mettersi la mascherina e tenere le distanze di sicurezza".

Quello che sembrava un volgare, ma semplice battibecco tra vicini, poco dopo è degenerato: "Siamo stati inseguiti in auto da quell'uomo. Ci ha speronati con la sua macchina e ci ha minacciato di morte", riferisce il figlio di Stefania Gilardoni che poi ha aggiunto: "Ha preso un crick che aveva nel bagagliaio per aggredirci".

"Due passanti sono intervenuti per difenderci ma lui ha continuato a prendere di mira me e soprattutto mia madre, dandole dell'untrice e millantando che lei avesse contagiato tutti", sottolinea ancora il 23enne.

Gli animi si sono quindi scaldati ancora di più, soprattutto dopo l'arrivo di una signora ("anche lei del quartiere") che avrebbe dato man forte all'aggressore, secondo la versione del ragazzo: "Tua madre ha trasmesso il coronavirus a tutti quanti. E' colpa vostra se sono morti i nostri parenti", le parole udite dal giovane. 

Infine, prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, l'ultima minaccia subita dalla famiglia di Danny: "Quell'uomo ci ha urlato anche che vuole bruciare il negozio che presto aprirà mio fratello".  Dopo aver chiamato il 112, il 23enne ha avuto un malore ed è stato portato San Camillo. Non è grave, ma la paura è stata tanta così nella giornata di domenica ha presentato denuncia dei fatti. 

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