rotate-mobile
Cronaca Trastevere / Viale di Trastevere

Infermiera minacciata allo Spallanzani: "Se chiami le 'guardie' ti ammazzo"

La denuncia della donna insultata dal familiare di un degente per aver fatto rispettare le regole: "Le aggressioni sono all'ordine del giorno"

Minacce all'ordine del giorno, insulti e a volte anche vere e proprie aggressioni fisiche. Questa la situazione denunciata da un'infermiera del reparto Malattie Infettive Terza Divisione dell'ospedale Lazzaro Spallanzani di Trastevere. "Una situazione al limite", spiega l'infermiera che per ragioni di tutela personale preferisce non svelare la propria identità.

L'ULTIMA AGGRESSIONE - L'ultima aggressione in ordine di tempo la scorsa settimana quando la donna è stata minacciata da una parente di un degente dopo averle vietato cortesemente, come da regolamento, di consultare la cartella clinica del familiare senza permesso. "Non lo avessi mai fatto - ricorda -. Mi si è avventato addosso e mi ha puntato un dito sotto il mento minacciandomi di morte: 'Se chiami le 'guardie' ti aspetto fuori e ti ammazzo'".

PRIMA AGGRESSIONE - La vittima, infermiera allo Spallanzani da oltre 10 anni, racconta una situazione di quotidiana tensione, in un reparto 'delicato' come quello della Terza Dvisione del nosocomio di Trastevere, con un orientamento tematico sulla Malattia da HIV/AIDS e patologie HIV-associate. "La prima aggressione l'ho subita nel 2004 - spiega ancora l'infermiera - quando assieme ad altre tre colleghe fummo costrette a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Da quel giorno è stato un continuo, nonostante le denunce alle forze dell'ordine ed alla direzione sanitaria della situazione nulla è cambiato, anzi, forse con il passare degli anni le cose stanno peggiorando".

MINACCE E INSULTI - "Una situazione di poca sicurezza" che si manifesta anche con minacce ed insulti, con le infermiere apostrofate da degenti e parenti in "modo a dir poco indecoroso". "Vogliamo essere tutelate - spiega ancora la donna - anche perchè parliamo di un lavoro in un reparto dove curiamo pazienti con malattie infettive. A volte ci minacciano di tirarci l'urina addosso e questo non ci permette di lavorare con la giusta serenità".

PROBLEMA COMUNE - Dei rapporti burrascosi tra medici e pazienti che si manifestano anche in altri reparti dello Spallanzani: "Da noi la situazione è particolarmente a rischio vista la tipologia di degenti che ci sono, ma le aggressioni si verificano in tutti i reparti di questo ospedale". "Abbiamo fatto richiesta di un posto fisso delle forze dell'ordine - prosegue l'infermiera - ma non abbiamo altro che la vigilanza che in taluni casi non è sufficiente a garantire la nostra sicurezza".

CORSI AUTODIFESA - "Dobbiamo essere tutelati - conclude l'infermiera dello Spallanzani -. Se non è possibile mettere un presidio delle forze dell'ordine almeno ci facciano fare un corso di autodifesa come per le guardie carcerarie. Non è sulla nostra pelle che i malati ed i loro familiari risolvono i loro problemi, noi lavoriamo per loro". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Infermiera minacciata allo Spallanzani: "Se chiami le 'guardie' ti ammazzo"

RomaToday è in caricamento