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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cinecittà / Via Lemonia

Fabrizio Piscitelli, minacce ai giornalisti nel luogo dell'omicidio di Diabolik. "Frasi da perseguire"

Secondo il presidente della commissione Antimafia quella di Diabolik è stata "una vera e propria esecuzione mafiosa nella Capitale, un capo ultrà cui avevano sequestrato due milioni di euro"

"Ve ne dovete annà. Spegni la telecamera o te stacco la testa. Qui arrivano 2-300 persone de noi, o' sai che ve fanno?": così i giornalisti sono stati accolti al Parco degli Acquedotti subito dopo l'omicidio di Fabrzio Piscitelli, il Diabolik ex ultrà della Lazio ucciso con un colpo di pistola il 7 agosto

Minacce, riprese dalle televisioni, e condannate duramente da Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia: "Le minacce ai giornalisti presenti sul luogo del delitto di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, non solo devono essere condannate, ma perseguite. Ascoltare le minacce lascia veramente impressionati. Mi auguro che la magistratura intervenga con decisione".

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Secondo Morra quella di Diabolik è stata "una vera e propria esecuzione mafiosa nella Capitale, un capo ultrà cui avevano sequestrato due milioni di euro".

"Numeri e fatti che danno la dimensione non solo degli intrecci tra sport e criminalità, ma anche di quanto la criminalità abbia affondato le radici a Roma. - ha aggiunto il presidente della commissione Antimafia - Non molto tempo fa ci sono state le minacce alla sindaca Raggi che qualcuno voleva derubricare a poca cosa, mentre troppa politica si è distratta. Una distrazione colpevole e complice. C'è bisogno di aumentare la pressione sui clan storici di Roma e spezzare intrecci terribili come quelli che rappresentava un personaggio rilevante come Piscitelli. Non si deve fare nessun passo indietro". 

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