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Venerdì, 19 Aprile 2024

"Di razzismo si muore", in centinaia sotto al Campidoglio per "Nessuno è illegale"

E' una piazza "meticcia" quella di oggi, giovedì 13 luglio, che ha visto uniti sotto un'unica "bandiera", migranti, disoccupati, persone in emergenza abitativa e Unione sindacale di base.

"Mazzillo vergognati. Dimissioni subito", "Roma non si vende" e "Di razzismo si muore", sono solo alcuni degli striscioni esposti in occasione della manifestazione organizzata sotto al Campidoglio dal titolo "Nessuna persona è illegale".

Tra le centinaia di manifestanti, anche il gruppo di lavoratori immigrati che, lo scorso lunedì, si sono visti negare l'accesso in una casa di Riano, pagata dall'azienda per cui lavorano, “perchè neri - dice Konatè Yacouba, 30enne originario della Costa D'Avorio, da sei anni in Italia con permesso di soggiorno regolare -. Per la prima volta da quando sono qui ho provato sulla mia pelle il significato di razzismo”. “A Roma si stanno moltiplicando episodi di razzismo che si stanno sposando con dei provvedimenti legislativi, che colpiscono le persone in difficoltà, gli immigrati, gli ambulanti - spiega Guido Lutrario dell'Usb - E questo incoraggia episodi di razzismo, no più tollerabili. Da parte dell'amministrazione comunale non c'è un intervento volto a ridurre la disuguaglianza sociale”. Tra gli organizzatori del presidio: Unione Sindacale di Base, Carovana delle Periferie, Decide Roma, Movimento per il diritto all’abitare, Cinecittà Bene Comune, Corto Circuito, Coordinamento Romano per l’Acqua pubblica, Piattaforma Eurostop, Resistenze Meticce, Lavoratori licenziati di Almaviva, Partito della Rifondazione Comunista, Comitato Romano per la Costituzione.

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