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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Civitavecchia

Microtelefoni e droga nelle celle ad "alta sicurezza" del carcere

Nel carcere di Civitavecchia mancano agenti ormai da un bel po' di anni, come denuncia il sindacato: "Il reparto è sotto organico di circa 90 unità e nel carcere i detenuti ad "alta sicurezza", anziché stare a regime chiuso, sono invece aperti e liberi di circolare e fare quello che vogliono"

Nascondevano nelle celle ad "alta sicurezza" microtelefonini e droga. Diversi cellulari perfettamente funzionanti e della sostanza stupefacente. Tutti sequestrati negli ultimi giorni dal personale di polizia penitenziaria nel carcere di Civitavecchia. A dare la notizia è Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. 

"Lunedì pomeriggio è stata fatta una perquisizione straordinaria nelle sezioni 'alta sicurezza' e sono stati rinvenuti cinque telefoni smartphone ed un microtelefono. La settimana scorsa, invece, era stato trovato un altro telefono di ridottissime dimensioni ed una ventina di grammi di hashish. La segreteria nazionale Sappe del Lazio rivolge un plauso al personale di polizia ma denuncia ancora una volta i gravissimi rinvenimenti di telefoni cellulari che avvengono ogni giorno in tutti gli istituti penitenziari della regione", si legge in una nota del sindacato. 

Somma denuncia che "a Civitavecchia mancano Agenti ormai da un bel po' di anni: il reparto di polizia penitenziaria è sotto organico di circa 90 unità e nel carcere di Civitavecchia i detenuti ad Alta Sicurezza, anziché stare a regime chiuso, sono invece aperti e liberi di circolare e fare quello che vogliono in conseguenza di scelte gestionali ministeriali e dipartimentali discutibili e pericolose come l'introduzione e il mantenimento della vigilanza dinamica dei detenuti". 

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, evidenzia che "è sempre e solo grazie all’alta professionalità dei Baschi Azzurri di Civitavecchia che ancora una volta si è riusciti a garantire la sicurezza interna dell’istituto. Oramai anche il rinvenimento di quantitativi di sostanza stupefacente, così come le aggressioni al personale, sta facendo statistica e senza un immediato intervento dell’amministrazione sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani. La pur significativa carenza organica del penitenziario di Civitavecchia, che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non può continuare a sottovalutare ma che dovrebbe essere fronteggiata con l’invio urgente e straordinario di Agenti, viene colmata dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria. Per questo il SAPPE esprime il proprio apprezzamento al personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Civitavecchia ed auspica che alle unità direttamente coinvolte nel ritrovamento venga riconosciuta una giusta e meritata ricompensa". 

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