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Cronaca

Corte dei Conti e il dossier sulla Metro C: "In 15 anni costi saliti del 12%"

Il dossier completo è stato diffuso dalla sezione romana di Italia Nostra. I giudici contabili hanno scritto della Metro C che manca delle strutture complementari e che i costi sono cresciuti del 12% dal '95. Insomma, bocciata

Un confronto a perdere quello tra la Metro C di Roma e altre linee europee in via di esecuzione. Una situazione impietosa messa in luce in un dossier di quasi 200 pagine redatto dalla Corte dei Conti sullo stato dell'arte della metropolitana più costoso d'Europa. La relazione dei giudici contabili è stata diffusa dalla sezione romana di Italia Nostra (Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione) e svela una situazione critica e piena di ombre che certo nuova non è, anzi. Che sta lì da quasi vent'anni e la cui inaugurazione era prevista in occasione del Giubileo 2000. Peccato per i continui ritardi, l'assenza di strategia progettuale e i finanziamenti incerti.

IL DOSSIER - Nel documento si parla di una "tormentata e lunghissima vicenda progettuale ed esecutiva della linea C la cui realizzazione era prevista per il Giubileo del 2000. L'opera risulta non priva di incognite sulla sua complessiva fattibilità essendosi esaurite anzitempo le risorse per la sua realizzazione integrale (...). Inoltre la possibile soppressione di alcune stazioni centrali rischia di pregiudicare anche l'effetto rete e di menomare gravemente la funzionalità di esse". Il presidente della sezione romana di Italia Nostra, Carlo Ripa di Meana, definisce la relazione della magistratura contabile un "testo-verità" e commenta: "La linea C mangia soldi e non dà risultati: siamo di fronte al fallimento. La comparazione con altre metropoli europee mortifica la candidatura di Roma alle Olimpiadi".
 
COSTI - "Ad oggi l'onere complessivo è stato aggiornato a 3.379.686.560 euro, privo tuttavia delle predette opere complementari. Con la progettazione definitiva della tratta più complessa, in quanto riguardante il centro storico, il costo è destinato ad aumentare notevolmente". E' quanto si legge nella relazione della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti sulla Metro C di Roma. Nel documento della Corte dei Conti al centro di una conferenza nella sede di Italia Nostra si legge: "Nell' approvazioni del Cipe l'opera è stata costantemente sottostimata nel suo reale costo. (...) L'onere finanziario risulta nel corso degli anni incrementato grandemente. Secondo la delibera Cipe n. 121 del 21 dicembre 2001 questo era stimato in 1.925 milioni di euro. Il quadro economico contrattuale prevedeva un costo per l'intera tratta fondamentale di 2.683.701.277,74 euro, comprensivo anche delle qualificanti opere integrative e compensative delle tratte centrali, che avrebbero dovuto caratterizzarne il tracciato come 'metropolitana archeologica'". Secondo l'ingegnere Antonio Tamburrino, consigliere romano di Italia Nostra, la "stima di costi tutti pubblici per la realizzazione della linea C da Pantano a Clodio ammonta a circa 6 miliardi. Ai 3,3 miliardi di cui parla la Corte dei Conti si devono aggiungere gli oneri già riconosciuti alle imprese, che si stimano in 1,1 miliardi, e in più nella tratta dal Colosseo a piazzale Clodio il prezzo va ancora adeguato al nuovo progetto e si stima un ulteriore incremento di almeno un miliardo".

ROMA METROPOLITANE - L'incremento dei costi e dei tempi per la realizzazione della linea C c'é stato ma non nei termini di cui si è parlato: rispetto a 15 anni fa, quando fu fatto il progetto, il costo è cresciuto del 12%. La linea C è la metro più costosa d'Europa". Lo ha detto l'amministratore delegato di Roma Metropolitane, Federico Bortoli, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla relazione della Corte dei Conti, che bolla la linea C come troppo costosa e difficile da realizzare. Durante un convegno organizzato all'interno della nuova fermata di viale Libia della linea B1, Bortoli ha spiegato che la linea C "é anche la più difficile del mondo, perché impatta con una città che ha straordinarie bellezze ma anche difficoltà non presenti in nessun'altra parte del mondo". E' soprattutto per la tratta centrale della linea C che ci sono i maggiori problemi ma "abbiamo progetti approvati e finanziati fino al Colosseo - ha aggiunto Bortoli - e da qui, per arrivare fino all'Olimpico-Farnesina, abbiamo già una proposta di project-financing da parte di privati disponibili a finanziare più del 50%. Si tratta di una proposta concreta all'esame di Roma Capitale e che poi verrà analizzata dal Cipe: se ci sarà esito positivo si potrà procedere e averla pronta forse per le Olimpiadi".

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