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Cronaca

Mondo di Mezzo, Massimo Carminati: disposto l'obbligo di dimora

La misura è stata disposta dalla Procura generale della Corte d'Appello. Carminati non potrà spostarsi dal comune di Sacrofano

Massimo Carminati non potrà spostarsi dal comune di Sacrofano. E' stato infatti disposto l'obbligo di dimora per 'Il cecato' scarcerato ieri per decorrenza dei termini della carcerazione preventiva nell'ambito del processo Mondo di Mezzo. 

La misura, eseguita dai carabinieri della Stazione di Sacrofano, è stata disposta dalla Procura generale della Corte d'Appello dopo la sentenza della Cassazione in cui emerse come l'inchiesta non aveva nulla a che fare con il concetto di mafia.

Massimo Carminati, uscito dopo 5 anni e 7 mesi dal carcere di Oristano, sarà ora obbligato a restare a Sacrofano. Per l'ex Nar e per Buzzi, presidente della cooperativa 29 giugno, ci sarà ora un processo d'appello bis per il ricalcolo delle pene alla luce del declassamento del reato in "associazione a delinquere" che, secondo quanto si è appreso, si terrà con tutta probabilità dopo l'estate.

Venerdì scorso la Suprema Corte pubblicò le motivazioni della sentenza dell'inchiesta Mondo di Mezzo ripercorrendo le fasi del processo e fissando alcuni principi di diritto sia in tema di associazione mafiosa, sia nella materia dei reati contro la pubblica amministrazione. 

La Corte aveva escluso il carattere mafioso dell'associazione contestata agli imputati e riaffermando l'esistenza, già ritenuta nel processo di primo grado, di due distinte associazioni per delinquere semplici "l'una dedita prevalentemente a reati di estorsione, l'altra facente capo a Buzzi e Carminati, impegnata in una continua attività di corruzione nei confronti di funzionari e politici gravitanti nell’amministrazione comunale romana ovvero in enti a questa collegati".

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