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Cronaca

Massimo Bochicchio, chi era il broker dei vip morto in un incidente stradale

Sposato, e con due figli, Massimo Bochicchio era un personaggio molto conosciuto nella Roma bene

Massimo Bochicchio, il broker accusato di aver truffato personaggi, amava la bella vita. Sposato, e con due figli, era un personaggio molto conosciuto nella Roma bene. Domenica 19 giugno, la sua vita si è spezzata. A 56 anni è morto in un incidente stradale sulla Salaria nel quale ha perso la vita, carbonizzato. Un sinistro sul quale stanno lavorando gli inquirenti per ricostruire la dinamica dello schianto.

Massimo Bochicchio era a bordo della sua Bmw quando ha perso il controllo della moto. La polizia locale di Roma Capitale che indaga, al momento non esclude nessuna pista per ricostruire la dinamica. Compresa quella dell'alta velocità. Secondo alcuni testimoni, tutti ancora al vaglio, la moto si sarebbe incendiata mentre Bochicchio era ancora in sella e avrebbe sbandato solo in un momento successivo. Il mezzo è stato sequestrato e si provvederà con accertamenti tecnici, per capire se ci sia stato un guasto antecedente o meno.

Il 56enne molto conosciuto negli ambienti della Roma bene, amava il lusso. Aveva una casa a Cortina per le vacanze d'inverno e una proprietà anche a Londra. E poi anche un immobile a Capalbio. Bochicchio. Era stato accusato accusato di abusiva attività finanziaria e riciclaggio internazionale per aver raccolto senza alcuna autorizzazione circa 500 milioni di euro, dal 2011, ai danni di personaggi del gotha del calcio come Antonio Conte e Marcello Lippi - proprio il giorno dopo la sua morte, sarebbe dovuto comparire all'udienza del processo in corso davanti ai giudici romani di piazzale Clodio. 

Era agli arresti domiciliari e in attesa di giudizio, quindi. Il gruppo valutario della finanza gli aveva anche sequestrato 70 milioni di euro (anche la casa a Cortina). Secondo l'accusa, aveva promesso plusvalenze stellari, e invece avrebbe fatto svanire nel nulla centinaia di milioni di euro. Ex banchiere e consulente finanziario di vip e sportivi, avrebbe ingannato oltre Conte e Lippi, anche il calciatore Stephan El Shaarawy, il designer Achille Salvagni, l'ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta e molti altri vip. 

La sua linea difensiva non è mai cambiata: "Sono un broker che lavora per la sua famiglia". Oggi, si sarebbe dovuto presentare in aula nel tribunale di Roma per la terza udienza del suo processo. La sua verità non verrà mai del tutto svelata. 

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