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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

In carcere per trenta mesi, "Er Tapparella" prova la sua innocenza e ottiene un maxi risarcimento

Massimiliano Lustri era stato condannato in via definitiva a 6 anni e 8 mesi di reclusione con l'accusa di estorsione. La battaglia dell'avvocato Giancarlo Carluccio, alla fine, ha provato che era estraneo ai fatti, e l'artista romano riceverà oltre 500.000 euro per il suo calvario

Ha trascorso 30 mesi rinchiuso in cella, avrebbe dovuto restarci altri 4 anni, ma alla fine Massimiliano Lustri è riuscito a convincere i giudici della sua innocenza e a ottenere un risarcimento da record: oltre 500.000 euro.

Lustri, artista romano residente a Corviale conosciuto col nome d’arte di “Er Tapparella”, era finito in carcere con l’accusa di estorsione. Per la procura aveva minacciato di morte una donna riuscendo a farsi consegnare 6.000 euro in cambio dell’occupazione abusiva di un appartamento Ater a Trastevere.

In primo grado Lustri era stato condannato a 6 anni e 8 mesi di carcere e al pagamento di 2.000 euro di multa, sentenza confermata anche in appello nel 2017. La condanna era diventata definitiva con il giudizio di inammissibilità del ricorso in Cassazione, e Lustri era stato trasferito nel carcere di Civitavecchia, ma il nuovo avvocato di Lustri, Giancarlo Carluccio, non si è dato per vinto. E ha deciso di avviare un complesso iter di revisione penale rivolgendosi alla Corte d’Appello di Perugia.

Chiave di volta per ottenere la libertà, la decisione della Corte d’Appello di ascoltare la donna presunta vittima dell’estorsione, che altri non era se non la sorella dell’unico testimone del reato. E che in tribunale si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Il procuratore generale della Corte d’Appello di Perugia aveva chiesto il rigetto della revisione e la conferma della condanna per Lustri, ma al termine di una lunga camera di consiglio il collegio ha deliberato: proscioglimento e scarcerazione per l’artista romano, annullamento della condanna  e maxi risarcimento (che potrebbe arrivare a un milione di euro) per un calvario durato 12 anni, gli ultimi due trascorsi in cella.

“Giustizia è fatta”, è stato il commento dell’avvocato Carluccio, mentre Lustri ha potuto far ritorno dalla compagna, dal figlio piccolo e all’associazione Piacca, specializzata in lavorazione del legno e altre attività artigianali e nata proprio per dare una seconda possibilità a chi ha avuto problemi con la legge.

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