Marito e moglie trovati morti in casa: avevano la polmonite. Eseguito il tampone
I corpi di Francesco Esposito, ex carabiniere, e di Fabiola Ciuffa, sono stati trovati in casa nel tardo pomeriggio di lunedì dopo che un parente, non avendo più notizie di loro da giorni, si era insospettito
Francesco Esposito, ex carabiniere, Fabiola Ciuffa sarebbero morti in un appartamento alla Cecchignola per cause naturali. I primi esiti dell'esame autoptico eseguito al Policlinico Gemelli di Roma, infatti, hanno confermato che entrambi non avevano riportato lesioni o altri segni di violenza, circostanza emersa anche dall'esame del medico legale subito dopo il ritrovamento dei due corpi fatto lo scorso lunedì.
Un dato, questo, che è ha scansato la pista dell'omicidio-suicidio definitivamente. I medici incaricati di effettuare l'autopsia hanno riscontrato una forte polmonite. Si tratta solo di un primo esame, svolto ieri, in attesa di quelli più approfonditi, e dell'esito del tampone: già perché i dottori vogliono anche capire se i due erano o meno positivi al Coronavirus, che potrebbe aver aggravato la loro polmonite. L'esito, ad oggi, secondo quanto si apprende non è stato reso noto.
La vicenda, ad ogni modo, racconta un dramma familiare: Francesco Esposito e Fabiola Ciuffa sono morti da soli, nessuno si è accorto della loro scomparsa per almeno dieci giorni. I corpi delle vittime, un carabiniere di 65 anni in congedo e una casalinga di 53 anni, sono stati ritrovati lunedì scorso nel loro appartamento in via Abigaille Zanetta 18.
È stato un parente a dare l'allarme che, appunto, da giorni non riusciva a mettersi in contatto con i due. Francesco e Fabiola vivevano da soli.
L'Alfa Romeo della coppia coperta dalle foglie era ferma da giorni, forse settimane, e dal primo esame autoptico del Gemelli è stato confermato che i due sarebbero morti da almeno 10 giorni. Francesco Esposito e Fabiola Ciuffa se ne sono andati in silenzio, quasi nell'indifferenza.