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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mario Pegoretti, chi era il coiffeur del cinema ucciso a Pineta Sacchetti

Originario di Merano, Pegoretti aveva lavorato fino a poco tempo fa come parrucchiere e truccatore in molti film e sceneggiati importanti

Una parentesi di cui andava fiero come corazziere, una carriera come truccatore parrucchiere nel mondo del cinema e una devozione alla Madonna che non faticava a mostrare anche sul suo profilo facebook. Mario Pegoretti, il 61enne ucciso a Pineta Sacchetti, era molto conosciuto nel mondo dello spettacolo. Tanti quelli che lo piangono e che ne hanno incrociato le gesta nel corso degli anni.

Dopo una parentesi come corazziere - tante le foto in divisa postate sul suo profilo facebook - , Mario Pegoretti è diventato un importante truccatore di scena. Da Merano si era trasferito a Roma e qui, passando da sceneggiati a film, si è fatto conoscere ed apprezzare come truccatore di scena. L'apice della carriera, che vede il primo film importante nel 1992, giunge nel 2006 quando fu chiamato a prestare la propria manodopera per Mission Impossible III. In mezzo tanti film, tanti sceneggiati, tanti personaggi famosi, tanti viaggi. Nelle foto su Facebook si mostra vicino ad Asia Argento e Monica Guerritore. Un pensiero anche per Virna Lisi.

C'è poi la religione che negli ultimi tempi sembrava essere la sua ancora di salvezza. Era il 19 aprile, appena sette giorni prima di morire e Pegoretti postando la foto della Madonna chiedeva: "Madonna della provvidenza dammi una mano amen". La conferma del momento critico in una risposta ad un messaggio.

Questa la vita pubblica. La vita privata di Pegoretti è, per ora, in alcune frammentarie informazioni. Si sa che era sposato e che si era separato nove anni fa dalla moglie. Si sa che era residente al Tuscolano, nella zona di Giulio Agricola dove viveva con la moglie. Da qualche anno condivideva l'appartamento con altre due persone a Casalotti. Proprio loro sono gli ultimi ad averlo visto e salutato per l'ultima volta. "Non era solito fare tardi", hanno raccontato gli amici ai carabinieri. Per questo già sabato sera si erano preoccupati nel non vederlo rincasare. Cosa fosse successo l'hanno poi scoperto ieri, domenica 26 aprile, poco prima di pranzo. Nel vuoto, tra il loro ultimo saluto e il ritrovamento, ci sono le risposte a questo vero e proprio giallo.

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