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Cronaca Nettuno

L'agguato in stile mafioso nella casa del boss: il figlio 15enne lotta tra la vita e la morte

Antonello Francavilla e il figlio sono in ospedale. La squadra mobile e la direzione distrettuale antimafia, indagano

Operato prima alla testa e poi al torace. Due interventi delicati che, si spera, possono salvargli la vita. È in gravissime condizioni e in prognosi riservata Mario, il figlio quindicenne (16 anni a settembre) del boss Antonello Francavilla ritenuto uno dei capi di un clan foggiano e ai domiciliari dal marzo 2021.

Il ragazzo, amante del calcio e tifoso del Milan, è rimasto vittima di un agguato in pieno stile mafioso a Nettuno, sul litorale romano. È in coma farmacologico indotto dopo l'operazione chirurgica. "Un quadro clinico critico, la prognosi è assolutamente riservata", spiegano fonti ospedaliere del Gemelli. 

Una missione di morte contro il padre, probabilmente. L'obiettivo era far fuori Antonello Francavilla, ritenuto uno dei capi della mafia foggiana e ai domiciliari dal marzo 2021, dopo otto anni di carcere a seguito di un arresto nel novembre 2013 in un blitz antidroga.

La prima ricostruzione

A dare le prime indicazioni agli agenti che indagano sul caso, coordinati dal pubblico ministero Ilaria Calò della direzione distrettuale antimafia, è stato proprio Francavilla prima di essere portato in ospedale. Qualcuno ha suonato alla porta di casa di via Greccio, a Nettuno. Due uomini, fingendosi agenti di polizia, hanno detto che avrebbero dovuto fare un controllo al boss ai domiciliari. Lui è andato ad aprire e davanti si è trovato i due celati da cappuccio e mascherina. Due killer. Erano circa le 12:30. Lì è iniziato l'agguato.

I sicari finti poliziotti hanno sparato colpendo Antonello Francavilla. Il figlio Mario, che era in bagno, è stato colpito da una seconda ondata di proiettili. Almeno cinque quelli andati a segno, dieci quelli esplosi in totale. Due i colpi che hanno centrato il il quindicenne ora in gravissime condizioni. Il padre, anche lui operato, è piantonato all'ospedale di Anzio dai poliziotti. Appena i medici daranno l'ok, sarà riascoltato.

I punti da chiarire

La ricostruzione però non è ancora certa. Così come bisognerà chiarire altri punti. Il figlio di Francavilla è stato colpito per sbaglio oppure lo hanno cercato in casa? Era anche lui un obiettivo? Il ragazzo, che gioca a calcio nelle giovanili della Juventus San Michele, vive a Foggia. Era andato a Nettuno, da qualche giorno, per incontrare il padre. I sicari che hanno messo in atto la tentata (per ora) mattanza, lo hanno seguito dalla Puglia? Di certo c'è che dopo l'agguato, chi ha sparato è fuggito a bordo di un'auto.

Chi è Antonello Francavilla 

L'agguato non avrebbe nulla a che fare, almeno secondo questa prima fase di indagine, con i traffici illeciti avvenuti sul litorale della provincia di Roma. Non si tratterebbe di una conseguenza al maxi blitz che giorni fa ha smantellato gruppi di 'ndrangheta tra Anzio e Nettuno. Si tratterebbe invece di un regolamento di conti, probabilmente tra gruppi foggiani.

Antonello Francavilla insieme al fratello Emiliano e al suocero Roberto Sinesi, 62 anni nome storico della mafia foggiana detto 'lo zio', non sarebbe solamente "parente di". Secondo gli inquirenti, infatti, è al vertice del clan Sinesi-Francavilla una delle tre batterie della 'Società Foggiana', la mafia di Foggia. A Nettuno stava scontando ai domiciliari una pena a 13 anni e 4 mesi dopo essere stato condannato per spaccio di droga nel blitz Gotha per concorso nell’importazione di 300 quintali di hashish dal Marocco a Foggia.

Il suo curriculum criminale è ricco. In passato era finito nei guai, per così dire, nel blitz dell'operazione Corona del luglio 2013, contrassegnato da 25 arresti ed è stato condannato (è in attesa del ricorso anche in Cassazione) a sei anni per estorsione aggravata dalla mafiosità nel blitz Rodolfo che fu contrassegnato dal blitz dell’aprile 2016 con dieci arresti.

La faida e la pista foggiana

Il papà di Antonello Francavilla, Mario, detto 'il nero', fu ammazzato nel gennaio del 1998 mentre rientrava a casa. Il delitto avvenne nell'ambito della guerra ultra trentennale tra clan mafiosi rivali. E non è escluso che la pista della rivalsa tra gruppi criminali foggiani, sia quella giusta.

La faida li contrappone al gruppo Moretti-Lanza. Una guerra sfociata in diversi tentati omicidi. Chi indaga ipotizza che il sicario che si è finto poliziotto sia venuto dalla Puglia, forse insieme al suo complice. O, quanto meno, la strada che potrebbe portare al o i mandanti arriva da giù?

L'obiettivo, e questo appare chiaro, era uccidere Antonello Francavilla. Il figlio, un innocente, però perché è stato colpito? Un caso oppure la sua "colpa" è quella di essere figlio di Francavilla e nipote di Roberto Sinesi, e portare il nome di Mario Francavilla detto "il nero"? Un modo forse per cancellare per sempre il cognome dei Francavilla? La squadra mobile e la direzione distrettuale antimafia, indagano.

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