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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pomezia / Via San Pancrazio

Giallo Torvaianica: "Sul corpo di Maria segni di violenza. Raco morto per monossido di carbonio"

E' quanto emerso dall'autopsia effettuata all'istituto di medicina legale del Policlinico Tor Vergata. Lunedì i risultati sulla salma di Maria Corazza

Domenico Raco avrebbe ucciso Maria Corazza colpendola con forza, presumibilmente con un coltello, e poi si sarebbe ucciso morendo a causa del monossido di carbonio. E' quanto emerso dall'autopsia effettuata all'istituto di medicina legale del Policlinico Tor Vergata sul corpo carbonizzato del 39enne calabrese trovato insieme alla donna venerdì 14 giugno scorso nella Ford Fiesta bruciata di lei, in un terreno incolto di via San Pancrazio a Torvaianica. 

Sul corpo dell'uomo, come spiegano fonti investigative all'Adnkronos, non ci sono segni di violenza esogena, che invece potrebbero essere presenti sulla 46enne. 

Da una analisi esterna sulla salma di Maria Corazza, la cui autopsia è slittata invece a lunedì, sarebbe stata individuata una ferita da arma da taglio. Tesi avvalorata dal ritrovamento di un coltello nell'auto poi carbonizzata. 

Al momento si avvalora quindi l'ipotesi dell'omicidio suicidio, come lascia pensare l'assenza di ferite su Raco. Resta da capire, al momento, la natura dei rapporti tra i due: evidenze insuperabili mancano in un senso o in un altro. Escluso, tuttavia, che il 39enne di Molochio (Reggio Calabria) sia stato ucciso, è morto per il monossido di carbonio. 

Si sarebbe cosparso dell'olio che aveva comprato poco prima in un distributore a Pomezia e che è servito a tenere viva la fiamma per un tempo più lungo rispetto alla benzina, lasciandosi morire quando Maria Corazza era già senza vita nell'auto.

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