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Cronaca Marconi

Marconi: scoperto impianto abusivo per la gestione dei rifiuti pericolosi

Due gli arresti. Nel corso della notifica del decreto di sequestro, Carabinieri e Polizia Locale hanno accertato l'esistenza un allaccio abusivo alla rete elettrica

Un impianto abusivo dove veniva esercitata la gestione di rifiuti pericolosi. E' quanto scoperto in zona Marconi dai Carabinieri del Gruppo Forestale di Roma e agenti della Polizia di Roma Capitale - U.O. Pianificazione Servizi Operativi, nell'ambito di mirate attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma. L'impianto, risultato totalmente abusivo, veniva utilizzato per la gestione di rifiuti pericolosi.

L'impianto, completamente nascosto dalla vegetazione e praticamente invisibile dalla viabilità ordinaria, è stato pertanto sequestrato ed il gestore deferito all'Autorità Giudiziaria che ha successivamente convalidato.

Nel corso dell'attività di notifica del decreto di "sequestro" emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari gli operanti hanno accertato l’esistenza di irregolarità nell'alimentazione elettrica dell'impianto e con il supporto dei verificatori della Società Acea-Reti, prontamente intervenuti sul posto, sono giunti a rilevare la effettiva manomissione del contatore elettrico realizzata al fine di occultare la quota prevalente dei consumi effettuati con conseguente furto di energie elettrica.

I Carabinieri  del Gruppo Forestale di Roma e la Polizia Locale sequestrano l'area  (1)-2

Nel corso dei controlli, è stata accertata la presenza di un secondo contatore, a servizio di una privata abitazione, anche questo oggetto di manomissione finalizzata ad alterarne la registrazione dei consumi. Alla luce delle violazioni accertate e considerata la flagranza del reato, sono stati arrestati, con l'accusa di "furto aggravato di energia elettrica", sia il titolare dell'impianto di gestione dei rifiuti sia il vicino, cognato del titolare, intestatario del secondo contatore manomesso. 

L'Autorità Giudiziaria ha già convalidato gli arresti effettuati mentre ad opera della Società Acea-Reti resta da valutare l’entità del danno effettivamente subito attraverso la determinazione del  quantitativo di energia elettrica non contabilizzato.

I Carabinieri  del Gruppo Forestale di Roma e la Polizia Locale sequestrano l'area  (2)-2

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