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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Marco Vannini, a Ladispoli e Cerveteri saracinesche abbassate per chiedere giustizia

Nel pomeriggio di venerdì, alle 18 in punto i commercianti hanno abbassato le serrande dei negozi. L'iniziativa promossa da Ascom Cerveteri

Non solo sono state abbassate le saracinesche dei negozi a Ladispoli e Cerveteri ma in quest’ultima cittadina anche la porta del Municipio è rimasta chiusa e una candela in segno di lutto davanti alle attività commerciali. Nel pomeriggio di venerdì, alle 18.00 in punto, le due città del litorale hanno voluto manifestare così tutta la propria rabbia e il proprio dissenso nei confronti della sentenza d’appello sulla morte di Marco Vannini, il giovane ventenne morto il 15 maggio del 2015 a casa della sua fidanzata a Ladispoli: ad Antonio Ciontoli la pena è stata ridotta da 14 a 5 anni di reclusione. L’iniziativa di solidarietà è stata lanciata da Ascom Cerveteri. 

L'omicidio di Marco Vannini a Ladispoli: la ricostruzione dell'intera vicenda

“Chiuso, giustizia e verità per Marco Vannini” e ancora “Non in mio nome”. Queste le scritte che hanno campeggiato sulle serrande abbassate nel pomeriggio di venerdì a Cerveteri e Ladispoli ma anche in altri piccoli comuni confinanti. “Non in mio nome” è anche il titolo della petizione avviata su change.org a poche ore dalla sentenza sull’omicidio Vannini e indirizzata al ministro della giustizia Bonafede e alla Procura di Civitavecchia per chiedere che il “caso venga riesaminato”. La raccolta firme ha raggiunto oltre 240mila adesioni in pochissimo tempo. 

“Una bandiera nera sventola sulla facciata della sede del Comune di Ladispoli, vicino all’immagine di Marco Vannini. È il simbolo della rabbia della nostra città per una sentenza vergognosa, che oltraggia la memoria di Marco e la sofferenza di Marina e Valerio. Una bandiera nera in segno di lutto, perché è come se Marco Vannini fosse stato ucciso per la seconda volta. Vogliamo giustizia!” si legge sulla pagina facebook del sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando. 

“Le nostre bandiere sono ancora a mezz'asta in segno di lutto nei confronti di una sentenza incomprensibile” ha scritto sui social il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci annunciando la manifestazione di venerdì pomeriggio e rilanciando la petizione. 

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