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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La sfida di Claudio continua: maratona da Acilia a Montecitorio in sedia a rotelle

Un'altra iniziativa dopo la traversata del 22 giugno sui mezzi pubblici. Claudio Palmulli, 27 anni, affetto da tetraparesi spastica neonatale, figlio di Maurizio, il popolare Mister Ok, prosegue la sua lotta

Il 22 giugno, sulla sedia a rotelle, è partito dalla sua casa di Dragoncello ed è arrivato in centro, a piazza di Spagna. Ha preso i mezzi pubblici, l'autobus, la metropolitana, la Roma Lido. Una crociata di due ore e mezzo per dire basta alle barriere architettoniche che impediscono ai disabili di muoversi in città come qualunque altro cittadino. 

E' la battaglia di Claudio Palmulli, 27 anni, affetto da tetraparesi spastica neonatale, figlio di Maurizio, il popolare Mister Ok che ogni anno si tuffa nel Tevere il primo giorno dell'anno. "Stanco di protestare senza ottenere risposte, ho deciso, con il supporto del mio carissimo amico Simone Carabella ("erede" di Mister Ok che quest'anno si è tuffato anche lui nel Tevere, ndr), di dare prova concreta e visibile delle difficoltà che sono costretto ad affrontare quotidianamente". Così Claudio, con una lettera diffusa a mezzo stampa, commenta l'iniziativa.

"Dopo i primi ostacoli superati con successo, ci siamo trovati a dover fare i conti con la stazione della metropolitana ubicata in piazza di Spagna. Una delle fermate storiche di Roma ancora una volta ha dato prova di inefficienza e malfunzionamento. Per un guasto alla scala mobile Simone è stato costretto a portarmi di peso verso l’uscita". 

Una lotta quella del 27enne che non intende fermarsi alla traversata sui mezzi di trasporto, e che si affianca a una sensibilizzazione mirata a sostegno del metodo Stamina. "Il 5 luglio - annuncia - faremo un’altra importante maratona che partirà da Acilia per arrivare a Montecitorio, (dove manifestano i fratelli Balivo, ndr) lì chiederemo ancora una volta di poter esercitare il diritto alle cure compassionevoli". 

Un saluto finale va al sindaco Marino, assente all'iniziativa del 22 giugno nonostante l'invito. "Lo avevo invitato ad affrontare questo percorso con me, ma non ha accolto il mio invito, perdendo l’occasione di toccare con mano la situazione dei disabili della nostra città. Sono rammaricato, perché avrei voluto conoscerlo e confrontarmi con lui, magari cercando insieme delle vie d’uscita da questa situazione".

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