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Cronaca

Manuel Bortuzzo, Marinelli e Bazzano hanno sparato con "premeditazione". Il legale: "Stanno male"

Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano non hanno risposto alle domande del gip "perché quello che avevano da dire lo hanno già detto in Questura", ha detto l'avvocato Giulia Cassaro

Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano restano in carcere. Il gip del Tribunale di Roma Costantino De Robbio ha convalidato il fermo per i due giovani di Acilia fermati per il ferimento del nuotatore Manuel Bortuzzo avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Non solo, il giudice ha riconosciuto anche la premeditazione nel tentato omicidio del 19enne nuotatore di Treviso rimasto colpito da un proiettile in piazza Eschilo, all'Axa. Per i due indagati il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, come aveva chiesto la Procura.

Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, inoltre, non hanno risposto alle domande del gip perché "quello che avevano da dire lo hanno già detto l'altro ieri in questura", ha spiegato l'avvocato Giulia Cassaro, lasciando Regina Coeli al termine dell'interrogatorio di convalida nel carcere.  

"Stanno male, come hanno già detto l'altra sera, per quanto fatto", ha aggiunto l'avvocato Giulia Cassaro. Al termine dell'interrogatorio, il gip Costantino De Robbio ha convalidato il fermo disponendo il carcere. L'accusa che la Procura di Roma contesta a Marinelli e Bazzano è quindi quella di tentato omicidio premeditato in concorso e aggravato dai abietti e futili motivi. 

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La ricostruzione dell'agguato: infografica Ansa

Secondo le ipotesi investigative all'interno del pub di piazza Eschilo stava andando in scena un summit tra bande. Anzi, qualcuno della fazione rivale avrebbe "ordinato" a Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano di lasciare quella piazza di spaccio. Secondo la ricostruzione di chi indaga, lo zio (morto ndr) e il padre (in carcere) di Marinelli avevano legami col clan di camorra degli Iovine e dei Guarnera, padroni ad Acilia, anche e nonostante i numerosi blitz delle forze dell'ordine.

Lorenzo, però, non sarebbe stato nei piani del clan e così, con il suo amico Daniel, avevano pensato di mettersi in proprio. Dopo la violenta rissa nel pub, i due sarebbero tornati per farsi giustizia. Il bersaglio non era Manuel Bortuzzo, che resterà paralizzato, ma un componente di quel gruppo criminale. Ma la volontà di sparare, per gli investigatori, c'era.

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