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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Trastevere / Via di San Francesco di Sales

Manifesti fascisti all'entrata della Casa della Memoria e della Storia, la condanna di Anpi

L'associazione nazionale partigiani: "L'antifascismo ha salvato l'Europa e il mondo"

"Piovon fiori su piazzale Loreto", con la figura del Duce che saluta una mamma e la sua bambina in un manifesto tipico del ventennio firmato Azione Frontale. Ed ancora: "L'antifascismo è la garanzia politica destinata a prevenire la rivolta degli europei contro i loro padroni". Questo quanto raffigurato e scritto su due poster affissi nella notte fra il 27 ed il 28 aprile dall'organizzazione politica che si richiama ai valori fascisti all'entrata della Casa della Memoria e della Storia di Trastevere. Una provocazione che ha trovato la ferma condanna dell'Anpi e della associazioni antifasciste di Roma e del Lazio. 

"I fascisti di Azione Frontale hanno lasciato, all'entrata della Casa della Memoria e della Storia, due manifesti con l'effige del criminale Mussolini con una frase astrusa sull'antifascismo che sarebbe garanzia per mantenere asserviti gli europei a fantomatici padroni - denuncia in una stampa l'associazione nazionale partigiani italiani di Roma -. Noi che appunto coltiviamo la memoria e studiamo la storia sappiamo quanto il coraggioso Mussolini (quello che aveva il biglietto del treno per la Svizzera come via di fuga ed attendeva trepidante da Milano gli esiti della marcia su Roma, e quello che travestito da tedesco tentava la fuga fingendosi ubriaco) abbia asservito metà d'Italia al compare nazista e ricordiamo che gli ha ceduto i territori nord-orientali, dopo aver invaso proditoriamente Albania, Francia, Grecia, Jugoslavia ed Unione Sovietica compiendo ovunque crimini di guerra. L'antifascismo ha salvato l'Europa e il mondo da siffatti "padroni", questa è la realtà".

Una dura condanna quella dell'Anpi che, in una nota stampa a firma congiunta con Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti) sezione di Roma, Anei (Associazione Nazionale Ex Internati), Anpc (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani), Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), Circolo Gianni Bosio, Fiap (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) Roma e Lazio e Irsifar (Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza) conclude: "Il nazifascismo è un crimine e propagandarne simboli, effigi e "idee" è un reato punito dalle leggi in vigore. Ci affidiamo alle Autorità affinché agiscano penalmente nei confronti di Azione Frontale e di tutte le altre organizzazioni fasciste per far sì che siano impedite di nuocere ancora alla collettività".

"Roma non accetta rigurgiti neofascisti - il commento in una nota stampa dell'assessore al patrimonio e alle politiche abitative in Campidoglio Tobia Zevi -. L'affissione dei manifesti inneggianti al fascismo davanti alla Casa della Memoria e della Storia è una becera provocazione di chi cerca di riportare l'Italia indietro di 80 anni. Il fascismo e Mussolini sono stati già sconfitti, prima dai Partigiani e poi dalla storia stessa. Lo abbiamo ricordato proprio pochi giorni fa, il 25 aprile, in tutte le piazze italiane: l'Antifascismo è nella nostra Costituzione, è un valore sempre attuale a cui nessuno di noi rinuncerà mai. Confido nella scuola e nella formazione pubblica perché gli autori della provocazione possano partecipare ad un corso accelerato di storia". 

Il blitz fascista ha trovato la condanna di Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista: "L'affissione di due poster che inneggianti al fascismo all'entrata della Casa della Memoria di Roma e alla sede romana dell'Anpi non è una ragazzata, ma un reato che dovrebbe essere punito dalla legge. Considerato che i manifesti erano firmati da una nota microrganizzazione dell'estrema destra romana che si è macchiata in passato di fatti analoghi, anche recentemente per il 25 aprile, ci aspettiamo che le autorità competenti intervengano finalmente come previsto dalle normative vigenti, senza alcuno sconto. Purtroppo, la vergognosa e strumentale campagna di sdoganamento delle formazioni neonaziste ucraine, portata inopinatamente avanti dai media mainstream, rischia oggettivamente di avere una ricaduta pesante, dal punto di vista culturale,  anche nel nostro Paese,  legittimando organizzazioni neofasciste e neonaziste che, sulla base del nostro ordinamento giuridico, dovrebbero essere sciolte. Non meravigliamoci se nel prossimo futuro assisteremo a una recrudescenza di quei fenomeni, anche violenti, riconducibili a tali organizzazioni"

Striscione a Tor Bella Monaca il 25 aprile 

Azione Frontale che lo scorso 25 aprile, in occasione della ricorrenza della liberazione dal nazifascimo in Italia aveva già espresso la sua opinione affiggendo uno striscione eloquente nell'area del centro commerciale Le Torri di Tor Bella Monaca "25 aprile festa di infami e traditori", corredata poi da un post reso pubblico sulla loro pagina facebook: "L’Italia è l’unica nazione al mondo a festeggiare il giorno di una sconfitta o meglio, di una vera e propria occupazione da parte di un paese straniero. La nostra azione di questa notte è dedicata al Municipio VI di Roma che si è prostrato all’ANPI e al PD dedicandogli un’intera giornata con vari appuntamenti inerenti a questo fantomatico giorno di “liberazione”. Siamo stanchi di questa manipolazione storica. I Partigiani hanno ucciso migliaia di loro fratelli usando armi e denaro Americano. Per noi queste persone sono solo assassini e infami! La storia va raccontata tutta: in questo triste giorno, invece di mistificarla, parlateci della volante rossa, oppure dei bombardamenti “alleati” in varie città italiane a guerra ormai finita sui civili inermi o dei vari eccidi compiuti dai Partigiani in tutta Italia, colpendo maggiormente donne e bambini che avevano come uniche colpe quelle di essere figli di Fascisti o di amare profondamente la propria Patria".

Manifesto Azione Frontale 25 aprile-2

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