rotate-mobile
Cronaca Testaccio / Via Nicola Zabaglia

"Basta all'imposizione Lgbt", fascisti rivendicano e attaccano manifesti fuori alla sede di ArciGay

I cartelli affissi davanti alla sede dell'associazione in via Zabaglia. La denuncia della presidente: "Da anni oggetti di atti intimidatori dell'estrema destra"

"Basta all'imposizione Lgbt. Liberi di non pensarla come voi!! Combattiano l'eterofobia", con sotto l'ascia bipenne simbolo di Azione Frontale, associazione di estrema destra. Questo quanto affisso fuori dalla sede di ArciGay Roma a Testaccio. A denunciare l'accaduto il presidente Rachele Giuliano: "Abbiamo ritrovato, per l'ennesima volta, dei manifesti che parlano di una fantomatica imposizione LGBT, arrivando addirittura a parlare di 'eterofobia', presso la nostra sede a Roma in via Zabaglia, 14, condivisa con altre associazioni e sede del contact center contro l'omotransfobia di Roma Capitale Gay Help Line 800 713 713. Da anni siamo bersagliati da affissioni e atti intimidatori con matrice omofoba di estrema destra. Purtroppo dobbiamo far rilevare che, secondo i dati riportati da ILGA Europe, l'Italia continua a essere uno dei paesi che meno tutela le persone LGBT in Europa, superata addirittura dall'Ungheria di Orban. Come si può parlare addirittura di 'eterofobia' in un paese che manca di una legge contro l'omotransfobia? O dove ancora oggi, nel 2023, non è riconosciuto nemmeno il diritto al matrimonio egualitario?".

Una lunga seria di attacchi 

Presidente di ArciGay Roma che sempre sulla pagina facebook dell'associazione elenca poi gli attacchi subiti negli anni: "Di seguito riportiamo alcuni dei principali atti vandalici a cui la nostra sede è stata soggetta negli ultimi anni: nel febbraio del 2015 azione frontale appone dei manifesti sulla sede. Nel gennaio 2016 azione frontale appone uno striscione sulla sede e rivendica sui social. Nel maggio del 2016 forza nuova ha fatto irruzione, cosa testimoniata da un video stesso di forza nuova, minacciando Fabrizio Marrazzo - responsabile Gay Help Line. Nel maggio 2016 alcuni volontari sono stati soggetti al lancio di una pietra dal balcone presso piazza Testaccio, cosa testimoniata e su cui ancora indagano le forze dell'ordine. Nel marzo del 2017 azione frontale appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social. Sempre nel marzo 2017 viene ritrovato un contenitore di cherosene presso uno gli ingressi della sede. Nel settembre del 2017 forza nuova appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social. Nel settembre del 2018 azione frontale appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social. A  gennaio 2018 subiamo un furto, documentato da telecamere video, ora in mano alla polizia. Nel luglio 2020 azione frontale appone dei manifesti sulla sede e rivendica sui social. Nel maggio 2021 anche il Circolo Mario Mieli subisce un attacchinaggio omofobo. A questi episodi - conclude Rachele Giuliano - si aggiunge la rottura di una ringhiera (documentata da video) e altri episodi di micro vandalismo omofobo che non abbiamo voluto pubblicizzare, per evitare ulteriore emulazione". 

La rivendicazione

Azione Frontale che ha poi rivendicato l'azione: "L’azione di questa sera è per ribadire con forza:basta all’imposizione LGBT. Basta alle adozioni gay. Basta all’attacco della famiglia  tradizionale. Basta propaganda sui bambini. Basta forzature omosessuali su film e cartoni animati. Basta uguaglianza di genere negli sport, sfavorendo la sana competizione. Basta ai finanziamenti milionari alle lobby LGBT. Basta al concetto di sesso fluido. Basta alla creazione di neologismi inutili per descrivere generi inventati. Basta nel dire “figli delle coppie gay”, i figli si possono procreare solo da un uomo e da una donna. Basta al cambiamento di genere legalizzato. Basta gay pride. Basta colpire i valori e i simboli cristiani in nome dell’inclusione sessuale. Basta depravazioni sessuali in nome di un’assurda libertà di genere. Basta alla teoria gender nelle scuole. Basta trascrizioni dei “figli” di coppie gay. Basta promozione all’omosessualità. Basta favoritismi a discapito della leale concorrenza lavorativa. Basta parlare della sessualità dei bambini, si nasce maschio o femmina. Difendiamo il presente ma soprattutto il futuro dei nostri figli". 

Manifesti sede ArciGay (foto Azione Frontale)

"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Basta all'imposizione Lgbt", fascisti rivendicano e attaccano manifesti fuori alla sede di ArciGay

RomaToday è in caricamento