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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Borgo / Piazza del Risorgimento

Immacolata: "Ejaculate conception", manifesti blasfemi alle fermate dei bus

I poster sono stati rimossi dai Pics della Polizia Locale di Roma Capitale

"The ejaculate conception (there's something about Mary)", questa la scritta che accompagnava i manifesti blasfemi affissi la notte dell'Immacolata sugli  spazi espositivi delle fermate Atac del Centro Storico di Roma. Dei poster eloquenti, con ritratta una donna seminuda e l'hashtag #lovelucifer. Tre in tutto i manifesti affissi abusivamente: alla fermata di lungotevere in Sassia, al capolinea di piazza Risorgimento (a due passi dal Vaticano) mentre un terzo è stato attaccato su un muro di fronte allo stesso capolinea di Prati.

Manifesti blasfemi il giorno dell'Immacolata 

Segnalati nella mattinata di sabato 9 dicembre alla Centrale Operativa della Polizia Locale di Roma Capitale, il Comando di via della Greca ha disposto immediatamente l'invio di pattuglie dei Pics (Pronto Intervento Centro Storico) che hanno provveduto alla rimozione dei cartelloni, con l'ausilio di personale Atac e di Ama. Rimossi gli stessi i 'caschi bianchi' indagano per risalire agli autori delle affissioni.

Manifesti blasfemi a Roma

Gravissimo atto vandalico 

"L'eiaculata concezione. Qui c'é qualcosa su Maria", questa la traduzione in italiano delle scritte comparse sui manifesti. Affissioni in relazione alle quali Atac denuncia, sottolineaando come si tratti di "un gravissimo atto vandalico". "Nessuna autorizzazione è stata ovviamente concessa da Atac - scrive ancora l'azienda dei trasporti romana in una nota stampa - né del resto poteva essere altrimenti, trattandosi di spazi nella piena disponibilità, in base ad un contratto vigente, di un concessionario per la pubblicità che Atac ha immediatamente allertato per chiedere la rimozione del manifesto. Sono in corso controlli per accertare eventuali altri atti vandalici sugli impianti di fermata".

Il precedente 

Le affissioni blasfeme non sono una novità nella Città Eterna. Era infatti lo scorso 1 luglio quando in diverse parti della città, e sempre negli spazi espositivi delle fermate dei mezzi pubblici, comparvero altri poster simili. Dei disegni eloquenti, con le immagini sacre di Gesù Cristo e di una "Immaculata Conceptio in vitro". In quel caso la polizia di Stato arrivò all'autore degli stessi, denunciando un 28enne romano noto negli ambienti internazionali della "Street Art" per "offese a una confessione religiosa mediante vilipendio" e "affissione abusiva di manifesti". Hogre e DoubleWay, questi gli autori dei manifesti che vennero affissi in piazza Belli, piazza Mastai, via dei Marruccini, piazzale Prenestino e piazza Vittorio Emanuele la scorsa estate, con gli stessi street artist che poi spiegarono ai taccuini di RomaToday il senso di quanto fatto. 
 

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