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Cronaca

Manifesti "blasfemi", Hogre e DoubleWhy: "Dispiego di forze esagerato. Ecco le nostre ragioni"

Come è nata l'idea di “Ecce Homo Erectus” e di “Immaculata Conceptio IN VITRO”, i manifesti definiti "blasfemi" e comparsi alle fermate Atac a Roma nei giorni scorsi? Intervista a Hogre e DoubleWhy, che ne hanno rivendicato la realizzazione.

Riuscire a parlare con lui non è stato affatto facile. Su Facebook, Twitter, Flickr: Hogre - firma nota negli ambienti internazionali della street art e balzato agli onori delle cronache per aver rivendicato, insieme a DoubleWhy, i manifesti definiti "blasfemi" alle pensiline Atac - non si trovava. Anche sfruttando la tecnica dei sei gradi di separazione, il risultato finale era sempre lo stesso: un filtro all'ingresso. "Glielo faccio chiedere", rispondevano gli interpellati. Fino a quando arriva una mail dal mittente strano. "Intuisco da quello che mi dicono conoscenti con i quali ti sei messa in contatto che saresti interessata a fare un'intervista, giusto?". Esatto. 

Roma, i manifesti di Hogre e DoubleWhy

Hogre & DoubleWhy

Dieci anni fa i suoi stencil hanno riempito i muri di Roma, poi Firenze, Milano, Venezia, Torino e altre città d'Italia. Ora, da più di due anni, racconta Hogre, lavora a Londra dove ha pubblicato con Dog Section Press il libro "Subvertising, the piracy of outdoor advertising". DoubleWhy è l'altro "papà" di quei manifesti comparsi alle fermate Atac di Piazza Belli, piazza Mastai, via dei Marruccini, piazzale Prenestino e piazza Vittorio Emanuele. Realizza i suoi primi stencil a Roma nel 2005 firmandoli con un altro pseudonimo. Dopo un esperienza lavorativa di anni nella grafica pubblicitaria, spiega, decide "di combatterne i meccanismi aderendo al movimento artistico del subvertising".

Le indagini sui manifesti sono state affidate agli agenti della Digos della Questura, in seguito della segnalazione ricevuta da Polizia Roma Capitale, da parte dei dipendenti Atac, che hanno trovato lo scorso 1° luglio in diverse zone di Roma, dei manifesti a sfondo religioso con allusioni e scritte. Nei giorni scorsi uno street artist romano di 28 anni è stato individuato dalla Polizia come uno degli autori.

Come è nata l'idea di “Ecce Homo Erectus” e di “Immaculata Conceptio IN VITRO”?
Hogre: “Ecce Homo Erectus” è un’immagine nata dalla necessità di liberarmi da idee imposte su tematiche come il genere, la spiritualità, la sessualità e la morale. Descrive e critica il ruolo che viene assegnato all’uomo nella nostra società patriarcale: un muscolo in tensione, sottomesso per sottomettere, pronto a sacrificarsi per gli ideali di qualcosa di più alto e altro da lui: il padre, lo stato, Dio... 
DoubleWhy: “Immaculata Conceptio IN VITRO” racconta di un amore tra due donne, della loro volontà di avere un bambino e della riflessione sulla possibilità che hanno per averlo: l’inseminazione artificiale. Ironicamente, questo è l’unico modo di figliare davvero immacolato poiché esclude un rapporto carnale.

Cosa speravate di ottenere con quei manifesti?
Hogre: La speranza non ci interessa, per noi c’è solo il momento presente.
DoubleWhy:  Resta comunque interessante notare le conseguenze e rotolare con esse.

E cosa pensate della reazione che le vostre opere hanno provocato?
Hogre: L’Italia è un paese che resta cristiano nel modo di pensare e negli intenti, anche quando è laico.
DoubleWhy: È stato buffo, ma anche molto interessante notare il dispiego di forze esagerato, scatenato dai meccanismi di piccoli gruppetti di potere. 

Come funziona? Come avete fatto e perché e cosa rappresenta il "piratamento" degli spazi pubblicitari?
Hogre: Il suvertising è un movimento artistico-politico che consiste nella vandalizzazione creativa degli spazi pubblicitari. Lo scopo è criticare l’utilizzo delle immagini commerciali nello spazio pubblico. 
DoubleWhy: Ci rifacciamo al situazionismo e alle tecniche di détournement tipiche della metà del secolo scorso, alle quali poi aggiungiamo la nostra ricerca estetica e una sincera passione per il design.

Cosa è successo da allora? Confermi, Hogre, che gli agenti della Digos della Questura di Roma hanno formalizzato una denuncia nei tuoi confronti, per "offese a una confessione religiosa mediante vilipendio"?
Hogre: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere” (cit.) 
 
Nessuna conseguenza e denuncia invece per il "piratamento" delle pensiline Atac? Cosa vi aspettate - se potete dirlo - legalmente?
Hogre & DoubleWhy: Chi può dirlo?

Come avete fatto ad avere le chiavi delle pensiline? Quanti le hanno? Quanto è semplice?
Hogre: È una chiave a T, si può riprodurre con un frullino e una saldatrice. Serve un tondino - tubo forato - di metallo di diametro 14mm , lungo circa 15 centimetri con due intagli verticali su un estremo e un manico dall’altra parte.
DoubleWhy: Se non avete un frullino per metallo, rivolgetevi al vostro amico tuttofare. 

Cosa rappresenta per voi la pubblicità "convenzionale"? Penso ad esempio a "Fintissimi". 
Hogre: La pubblicità è la propaganda del sistema economico occidentale basato sul consumo. Caratterizzata da un estetica kitsch, comunica la ricerca della felicità a qualsiasi costo mediante l’utilizzo di immagini che rifiutano tutto ciò che viene ritenuto moralmente inaccettabile.
DoubleWhy: Dopo che abbiamo lanciato la campagna “Fintissimi - Finalmenty Perfetty” ci siamo accort* che sono state molte le reazioni simili alla nostra, provenienti da svariati collettivi. Quella di Intimissimi è un immagine che tantissime persone hanno ritenuto violenta nella sua imposizione.
La nostra reinterpretazione non fa altro che smascherarne il reale intento comunicativo: dettare un modello comportamentale oltre che estetico.

Cosa è la street art?
Hogre: “street art” è un termine che definisce il fenomeno generico di dipingere sui muri e negli spazi pubblici. Non è un’avanguardia artistica come quelle del primo novecento, non c’è né un’unica direzione stilistico estetica, né una comunione d’intenti tra i suoi componenti. Direi dunque che la street art non esiste: è una categorizzazione egemone… perché sennò usare il termine inglese anche in italiano? 

Cosa pensate della scena romana e, a livello artistico e culturale, di Roma stessa?
DoubleWhy: Strano che i romani che tanto hanno a cuore la loro città non trovino inaccettabili i cartelloni giganti che oscurano Campo De Fiori, i Fori, piazza del Popolo...
Hogre: Roma è una città che vive delle ceneri del suo glorioso passato. Glorioso per il potere ovviamente, infernale per i diversi, opprimente per tutti gli altri.

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