In piazza per protestare contro la Legge di stabilità, i finanziamenti alle scuole private e per chiedere più investimenti a scuola e università pubbliche. Sono queste le motivazioni che hanno spinto centinaia di studenti, sia delle scuole superiori che dell'università, a scendere in piazza oggi. L'appuntamento per i primi era a piazza della Repubblica mentre per gli universitari a piazzale Aldo Moro. I due cortei si sono poi uniti in piazzale dei Cinquecento. Il percorso non è stabilito e verrà concordato durante il corteo. “La nostra intenzione è di arrivare in centro, il più vicino possibile al Senato. Questo per noi è un ultimatum al governo” hanno spiegato gli studenti.

La giornata di mobilitazione si è aperta però questa mattina con un blitz davanti al Ministero dell'istruzione in viale Trastevere. “Change the way”, “Invertire la marcia” lo slogan. A spiegare l'iniziativa al Miur l'Unione degli universitari: “Consegnare al ministro Maria Chiara Carrozza una lettera con le 10 domande per invertire appunto la marcia su scuola e università". Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi ha spiegato: "Oggi abbiamo iniziato la giornata portando una lettera al ministro in cui le poniamo 10 domande. Sono le 10 domande degli studenti, sul diritto allo studio, sul futuro della nostra generazione, su come deve essere la scuola e l'università del futuro". Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari, ha aggiunto che "oggi saremo in piazza in tutta Italia, insieme ai lavoratori, contro la legge di stabilità e per il diritto allo studio. Da troppo tempo aspettiamo risposte concrete. Vogliamo investimenti, vogliamo un'inversione di marcia".

Nel corso della mattinata gli studenti hanno anche inscenato una protesta contro Atac. L'iniziativa lanciata: #saltailtornello.