Sabato a Roma 4 manifestazioni: dai sovranisti ai negazionisti del Covid, attese 5mila persone
Sabato 10 ottobre in piazza San Giovanni i sovranisti. Alla Bocca della Verità Forza Nuova e i Gilet arancioni contro mascherine e dittatura sanitaria. In piazza anche comunisti e sindacati
Sovranisti, negazionisti e No Mask, sindacati e lavoratori, ma anche esponenti del Partito Comunista. A Roma c'è di tutto. Domani, sabato 10 ottobre, sono in programma quattro manifestazioni diverse. Quattro piazze che, complessivamente, ospiteranno circa 5100 persone.
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In piazza della Bocca della Verità sono attese 100 persone, secondo i dati della Questura, per una manifestazione contro la "dittatura sanitaria e tecnocratica", qui scenderanno in strada i negazionisti del Covid, Forza Nuova e i Gilet Arancioni. Saranno invece 3000, quelli attesi a San Giovanni al grido "liberiamo l'Italia". Dalle ore 10.30 alle ore 14, a piazza del Popolo, attese 1500 persone nell'incontro organizzato da Cgil e Funzione Pubblica Cgil per le "proposte per il Servizio socio sanitario nazionale".
A partire dalle ore 14:30, a piazza Santi Apostoli, ci saranno invece 500 esponenti del Partito Comunista per una manifestazione anti Euro e Nato. Secondo quanto si è appreso, la Questura di Roma ha fatto una "prescrizione" ai promotori ad indossare la mascherina.
La manifestazione dei sovranisti a Roma
Dicono di non essere "negazionisti di estrema destra" e ribadiscono di "non voler essere confusi con gli organizzatori di altre manifestazioni", facendo riferimento alla piazza dei No Mask di Roma dello scorso 5 settembre.
I sovranisti pronti ad "invadere" piazza San Giovanni in Laterano, domani dalle 14, puntano il dito anche contro la stampa rea, secondo il loro punto di vista, di "raccontare bugie, per gettare discredito sulla nostra manifestazione" quando la piazza di domani viene associata a frange di estrema destra oppure altri "arruffapopolo".
Chi sarà in piazza a San Giovanni
"Respingiamo questa accusa come una intollerabile fake news e, per questo, adiremo alle vie legali per proteggere la reputazione nostra come quella dei manifestanti che saranno sabato prossimo in piazza San Giovanni. Nessuno come noi ha lavorato in questi mesi per favorire la più ampia unità popolare contro le classi dirigenti neoliberiste. Vogliamo sì l'unità, ma l'unità per noi non è un’ammucchiata senza né capo né coda", dicono in una nota.
A promuovere la manifestazione di sabato, tra gli altri, ci sono sono Tiziana Alterio, Moreno Pasquinelli, Mauro Scardovelli, il filosofo Diego Fusaro, Francesco Toscano, Glauco Benigni, Emiliano Gioia e l'ex grillina Sara Cunial. In piazza attesa anche Rosita Celentano mentre Enrico Montesano, che ha diffuso un esplicito messaggio sui social, resterà a casa, seppure condividendo le idee della 'Marcia per la liberazione'.
Le motivazioni della manifestazione
Capisaldi della manifestazione "la moneta sovrana in uno Stato sovrano, l'aumento dei salari e un reddito minimo di 1.000 euro per disoccupati, la difesa delle piccole aziende, controllo pubblico del sistema bancari e una sanità pubblica che tuteli la salute di tutti i cittadini, che garantisca la libertà di scelta terapeutica, unita ad una politica ambientale non di facciata, tesa alla sovranità ed alla sicurezza alimentare, che decreti intanto lo stop al 5G".
"Mentre ribadiamo che ci riconosciamo pienamente nei principi democratici e patriottici sanciti dalla Costituzione del 1948, ci vediamo costretti a ribadire che non neghiamo l'esistenza del virus", dicono gli organizzatori che poi concludono: "Lavoro, Reddito, Democrazia, Sovranità, queste sono le quattro parole d'ordine su cui abbiamo indetto la Marcia della Liberazione".
Il dissenso del sindacato vigili urbani
In prima linea anche il Coordinamento Romano della Ugl Polizia Locale e la Segreteria Provinciale della Ugl Autonomie che spiegano il motivo della loro presenza a San Giovanni in una nota congiunta. "Siamo stati i primi, come sindacato P.L. UGL nel marzo scorso, a mettere da parte il nostro stesso istinto di conservazione e sospendere ogni tipo di rivendicazione sindacale fino alla fine dello stato d'emergenza - dichiarano il coordinatore Marco Milani e il segretario provinciale Sergio Fabrizi -. Allora non si sapeva molto del Covid 19 ed il virus ci veniva presentato potenzialmente pericoloso come un epidemia di Ebola o di Vaiolo. Nonostante i timori abbiamo continuato a svolgere il nostro servizio, in città paralizzate dalla paura, anche in imbarazzante mancanza di idonei dispositivi di protezione, dissuadendo e reprimendo, anche duramente, cittadini già provati da profonda crisi economica e sociale, dall'inottemperanza al rispetto delle regole dei Dpcm".
"Oggi - continua la nota - pur senza sottovalutare, né minimizzare la pericolosità di una forma influenzale particolarmente aggressiva, riteniamo però come la stessa non possa, né debba essere gestita con continue reiterate quotidiane rinunce ai diritti di libertà, della persona e dei lavoratori od, ancor peggio, con l'introduzione di nuove regole difficilmente comprensibili a suon di pesanti sanzioni. L' "emergenza" non deve assumere il rischio di costituire alibi per l'incapacità di gestione del quotidiano e, pur senza voler abdicare ai doveri di chi veste un'uniforme, intendiamo manifestare in modo pacifico il nostro dissenso".
"Sabato in piazza contro dittatura sanitaria"
E se i sovranisti assicurano l'assenza dei negazionisti del Covid, la presenza dei No Mask (insieme agli estremisti di destra) è attesa a piazza della Bocca della Verità come ha spiegato ad Adnkronos il Generale Antonio Pappalardo, leader dei Gilet Arancioni, a proposito della manifestazione organizzata contro l'obbligo dell'uso delle mascherine e le restrizioni messe in atto per contrastare la diffusione del Coronavirus: "Il movimento dei gilet arancioni parteciperà alla manifestazione con una folta delegazione. Conte continua a varare dpcm che ci conducono in uno stato di dittatura sanitaria e tecnocratica, l'opposizione di Salvini e della Meloni è inconsistente da questo punto di vista e i cittadini ci chiedono di reagire. Indosseremo la mascherina? Non lo so ancora, ci riuniremo e decideremo come comportarci. Sappiamo che è inutile utilizzarla e che c'è una legge dello Stato che vieta di girare con il volto coperto. Il Covid-19 esiste ed è un'influenza seria. Non esiste invece la pandemia, perché parliamo di numeri talmente esigui da non giustificare assolutamente l'utilizzo di questa parola".
Con lui anche il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino: "Sabato nascerà il Governo di Liberazione Nazionale. Il primo atto sarà quello di sostenere la mobilitazione spontanea e popolare di piazza Bocca della Verità. Il Gln (Governo Liberazione Nazionale) - prosegue Castellino - Forza Nuova insieme al Popolo della Vita e della Famiglia, il Popolo delle Partite Iva, Socialis, i Gilet Arancioni e i nostri gruppi di liberazione nazionale, porterà sostegno e supporto all'iniziativa dei gruppi popolari che chiedono verità sul Covid", proprio nel momento in cui il coronavirus torna a far sentire di più la sua presenza in tutta Italia.
Sindacalisti e Partito Comunista in piazza a Roma
'Sanità: pubblica e per tutti! Le nostre proposte per il Servizio socio sanitario nazionale'. È invece il titolo della manifestazione promossa da Cgil e Funzione Pubblica Cgil in programma in piazza del Popolo dalle ore 10.30 alle ore 14. Una manifestazione che vedrà interventi di delegate e delegati del settore, insieme a un confronto tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, moderato dal giornalista della Rai, Riccardo Iacona. Infine spazio anche al Partito Comunista in una manifestazione "contro il Governo PD - M5S - LEU e contro l'Unione Europea, l'Euro e la NATO".