rotate-mobile
Cronaca Prati / Piazzale Clodio

Al via processo per gli "Indignados": a piazzale Clodio "Roma brucia ancora"

A Piazzale Clodio, presidio di solidarietà promosso dall'Osservatorio sulla Repressione. "Con il reato di saccheggio si riducono banalmente le lotte sociali a semplici problemi di ordine pubblico e di delinquenza"

"Devastano le nostre vite, saccheggiano il nostro presente e futuro". Questo lo slogan dei manifestanti riunitisi oggi a Piazzale Clodio, davanti ai cancelli della città giudiziaria, in un presidio in solidarietà ai condannati e denunciati per i fatti del 15 ottobre 2011. Gli eventi li conosciamo tutti, una pagina di cronaca che ancora fatica ad essere dimenticata: una giornata che doveva essere di rivoluzione pacifica contro le banche, la mala politica e il capitalismo traformata invece in guerriglia violenta e lotta degenerata. In quella giornata e nei mesi successivi si sono susseguiti arresti e processi, con condanne pesantissime per alcuni degli indignados implicati in quelle vicende.

Con la chiusura dell'indagine che ha coinvolto 25 persone accusate del reato di devastazione e saccheggio, è cominciato oggi un nuovo processo, "una beffa, visto che quel giorno, come altre mille e mille volte eravamo scesi in piazza proprio contro chi devasta e saccheggia quotidianamente le nostre vite", si legge tra le righe del sito dell' Osservatorio sulla Repressione, promotore del presidio organizzato davanti al Tribunale. In tanti si sono presentati oggi per manifestare la loro solidarità nei confronti de "le compagne e i compagni di Roma" (come ci racconta Nadia, una attivista del movimento anti repressione); striscioni, megafoni e volantini: queste le armi per gridare che "la libertà non cade dal cielo", in attesa di conoscere il responso della corte, in un processo dal forte valore politico simbolico.

"Al di là della narrazione e delle valutazioni su quella giornata del 15 ottobre e delle sue conseguenze legali - continuano i rappresentanti dell'Osservatorio - sentiamo la necessità di aprire il movimento a un confronto ed una discussione che non eluda il tema della
repressione, ma che ci porti al contrario collettivamente a farcene carico e ad affrontarlo. Troppo spesso con la fattispecie del reato di saccheggio> si riducono banalmente le lotte sociali come semplici problemi di ordine pubblico e di delinquenza. Proprio su questa base vorremmo iniziare un ragionamento concreto".

Presidio di solidarietà a Piazzale Clodio

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al via processo per gli "Indignados": a piazzale Clodio "Roma brucia ancora"

RomaToday è in caricamento