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Cronaca Esquilino / Piazza della Repubblica

Falcognana: tutti in piazza per l'ennesimo no alla discarica

Appuntamento alle 15 e 30 in piazza della Repubblica. L'arrivo è previsto in piazza SS.Apostoli. Presidio No Discarica Divino Amore: "Tocca a tutti i cittadini che si sentono tali gridare il loro dissenso"

A poche ore dal vertice che ha quasi ufficializzato la discarica di Falcognana per il post Malagrotta, i cittadini scendono in piazza. L'ennesimo corteo, l'ennesimo 'no', l'ennesimo grido disperato dei residenti dell'Ardeatina, pronti a lottare per scongiurare il peggio: i rifiuti della Valle Galeria a pochi metri dal Santuario del Divino Amore. 

L'appuntamento è alle 15 e 30 in Piazza della Repubblica per un corteo che si snoderà nel centro cittadino fino a piazza SS.Apostoli. Ad annunciare a gran voce l'evento è il Presidio No discarica Divino Amore, strenuo oppositore della scelta ormai da settimane. 

“Il 21 settembre non è solo una manifestazione contro le devastazioni territoriali - dichiara in nota il Presidio -  ma vuole essere anche un monito che condanna il modello autoritario  e antidemocratico che i decisori impongono alle comunità in lotta, di qualsiasi genere esse siano”. 
 
“Scendere in piazza domani vuol dire contrastare tutte quelle scelte che costituiscono danni irreversibili all’ambiente e che nessuno potrà mai più riparare. Ora – continua la nota -  tocca a tutti i cittadini che si sentono tali e non vogliono essere più trattati come sudditi, gridare il loro dissenso”.

In piazza SS.Apostoli, a conclusione del corteo, "si costituirà l’assemblea popolare costituente per l’ambiente e per la difesa dei diritti, un'assemblea fondativa che vede la partecipazione di oltre 50 tra associazioni, reti, movimenti e organizzazioni da sempre impegnati nelle lotte ambientali e sociali delle comunità locali. Questa assemblea avrà il mandato di decidere la responsabilità politica del ministro Orlando e di decidere e denunciare alla stampa i comportamenti vergognosi tenuti dal sindaco Marino rispetto alla vicenda di Falcognana”.

“Dall’assemblea – conclude il Presidio – partirà altresì la richiesta dell’apertura di un tavolo vertenziale unitario per la soluzione di tutte le questioni ambientali pendenti e finalmente la cessazione del regime dell’emergenza, nella consapevolezza che i conflitti ambientali costituiscono il nuovo terreno di scontro tra chi tende all’esaurimento delle risorse dell’ambiente e chi si oppone alla sua tutela. In quest’ultimo modo garantendo a tutti il diritto al futuro”.

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