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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazza della Bocca della Verità

Corteo sfila in difesa dell'acqua: "Rispettare il referendum"

Ha sfilato per le vie della capitale in difesa dell'acqua bene comune. Il timore? Che la tendenza alla privatizzazione, tra le misure anticrisi, faccia passare in secondo piano la volontà referendaria

Mille palloncini azzurri come le gocce di quell'acqua da difendere ad ogni costo. E' partito da piazza della Repubblica per poi sfilare lungo via Cavour e arrivare alla Bocca della Verità. Il corteo del "Popolo dell'acqua", che ha raccolto secondo gli organizzatori 100 mila manifestanti, è sceso in piazza per chiedere  "il rispetto dell'esito referendario". 

All'iniziativa, organizzata dal Forum dei movimenti per l'acqua, hanno partecipato diverse realtà dell'associazionismo e in testa, dietro lo striscione "Ripubblicizzare l'acqua, difendere i beni comunì" hanno sfilato anche i sindaci di alcune città come Napoli, Giulianova, Corchiano, Monterotondo, Nola, Palma Campania e Villa Castelli. Al corteo anche tanta ironia ed esibizioni goliardiche, con manifestanti travestiti da Robin Hood, che sfilano tra la folla dove, su un camioncino campeggia uno striscione: 'Togliere ai ricchi per dare a tutti, l'acqua non è un debito".
 
"Mi unisco a quanti oggi scendono in piazza per chiedere il rispetto dell'esito referendario, la tutela di un bene comune e di un diritto umano universale come quello all'acqua pubblica e per tutti". E' quanto dichiara in una nota David Sassoli, presidente degli europarlamentari Pd. "Quella per l'acqua pubblica - afferma - è una battaglia sacrosanta che ho apertamente sostenuto in occasione dei referendum dello scorso giugno in cui quasi 27 milioni di cittadini si sono espressi a favore del "sì". Quel risultato deve essere il punto di partenza di ogni ulteriore intervento e la garanzia di una gestione pubblica del servizio idrico". Sassoli "pur non potendo partecipare alla manifestazione nazionale che riunirà a Roma tutti i vari comitati aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua", si associa quindi a chi chiede il rispetto dell'esito referendario.
 
DA NAPOLI - Anche il Comune di Napoli prende parte alla manifestazione indetta oggi a Roma dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua. Un appuntamento importante, annuncia il sindaco LuigideMagistris sul suo blog, "per ricordare a governo e istituzioni che adesso esiste per loro un unico obbligo: rispettare l'esito dei referendum di giugno e il voto di 27 milioni di cittadini". Il Comune di Napoli, ricorda de Magistris, "è stato il primo ad aver dato seguito al referendum a difesa dei beni comuni scegliendo di trasformare l'Arin Spa (società partecipata di gestione dell'acqua) in Abc Napoli (Acqua bene comune), cioè un soggetto integralmente di diritto pubblico che nel suo cda vede sedere anche rappresentanti di movimenti e associazioni. Non solo, la nostra amministrazione ha proposto al Consiglio comunale, che ha dato parere positivo, l'introduzione nello Statuto del concetto di bene comune".
 
Secondo il sindaco di Napoli, "non è pensabile, come fatto dal governo Berlusconi, tentare l'uscita dalla crisi per mezzo della privatizzazione forzata dei beni comuni, per questo chiediamo al nuovo esecutivo Monti di invertire la rotta politica, azzerando le misure previste dal precedente governo e lasciando libere le amministrazioni locali di procedere al rispetto della volontà referendaria". 
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